I farmacisti «sempre più un riferimento per i cronici»

Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Brescia, Francesco Rastrelli, auspica che si possa facilitare l’accesso alle cure per i pazienti, sfruttando le potenzialità del Fascicolo sanitario elettronico
Francesco Rastrelli è il presidente dell'Ordine dei farmacisti © www.giornaledibrescia.it
Francesco Rastrelli è il presidente dell'Ordine dei farmacisti © www.giornaledibrescia.it
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Il ruolo dei farmacisti negli ultimi anni si è evoluto progressivamente, andando oltre la tradizionale dispensazione dei farmaci, per assumere quella che il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Brescia Francesco Rastrelli definisce «un’importanza centrale nell’erogazione di servizi di prevenzione e nella somministrazione di vaccini, che includono non solo quelli antinfluenzali e anti-Covid, ma tante altre vaccinazioni rilevanti per la salute pubblica. Mi riferisco, ad esempio, alle vaccinazioni contro l’herpes zoster, la polmonite pneumococcica e il Papilloma virus, che, quando verranno introdotte anche da noi, rappresenteranno un passo ulteriore verso un sistema di prevenzione più ampio». Tanti passi in avanti sono stati fatti, ma tanti altri se ne potrebbero ancora fare. Citando il Ddl Semplificazioni all’esame del Parlamento, Rastrelli auspica che si possa facilitare l’accesso alle cure per i pazienti, sfruttando le potenzialità del Fascicolo sanitario elettronico.

Verso la svolta

«Quando il foglio di dimissioni rilasciato dal pronto soccorso o dalla guardia medica potrà essere considerato come una regolare prescrizione medica il farmacista potrà dispensare i relativi medicinali in modo più rapido ed efficiente, soprattutto nelle ore notturne o durante le festività, riducendo al contempo i contenziosi che spesso sorgono nelle farmacie in assenza di una prescrizione formale». Un’altra svolta che potrebbe essere all’orizzonte riguarda l’assistenza farmaceutica per i pazienti cronici: «Si potrebbe consentire al farmacista di dispensare per 12 mesi la terapia prescritta dal medico – spiega il presidente –, riconoscono inoltre il ruolo del farmacista nel garantire la corretta assunzione dei medicinali e nel monitorare l’aderenza terapeutica».

Le sfide che l’assistenza sanitaria, a livello globale, è chiamata ad affrontare, «sono significative: l’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle malattie croniche, l’accesso alle terapie, le tecnologie digitali, le politiche di prevenzione, la pressione finanziaria sui sistemi sanitari. In tutto questo – osserva Rastrelli –, il dinamismo dei farmacisti bresciani ha aiutato a delineare strategie integrate che migliorino la tutela della salute e favoriscano il rilancio della sanità attraverso interventi mirati e un approccio sinergico tra operatori, impegnati a cooperare anche per il recente progetto sulla sostenibilità in sanità, promosso da Ats Brescia».

L’Ordine è vicino agli iscritti in questa fase di cambiamento anche in ottica di sostenibilità e innovazione. Avanti, quindi, con la formazione che riveste «un ruolo cruciale – sostiene – per mantenere elevati i nostri livelli di efficienza, qualità e appropriatezza nella prestazione professionale che offriamo al cittadino». 

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