Farmacia dei servizi, firmata la convenzione attesa da oltre 20 anni
Un giorno «straordinario» in un anno «straordinario». Clara Mottinelli, presidente di Federfarma Brescia appena nominata tesoriere dell’associazione nazionale, è entusiasta: l’altro ieri a Roma, durante un incontro al quale era invitata pure lei, è stata firmata la convenzione che «fa entrare a pieno titolo la farmacia dei servizi nel Sistema sanitario». Ciò che, da noi, è realtà da tempo ora non viene più considerato alla stregua di una sperimentazione, ma può contare su una cornice ufficiale che, come sottolinea la presidente affiancata dal segretario Marco Belloni, «rende le farmacie un presidio sanitario vero e proprio. E aiuta gli altri operatori e i cittadini a prendere ancora maggiore consapevolezza di ciò che facciamo ogni giorno». Per il settore si tratta di una svolta importante: la convenzione firmata ieri con il Ssn era attesa da ben 26 anni.
Avanti così
Un giorno straordinario, si diceva, in «un anno straordinario: a marzo – racconta la presidente – è cambiato il metodo di remunerazione delle farmacie da parte del Sistema sanitario: ora non ci viene corrisposta solo una percentuale sul farmaco, ma anche una quota fissa che copre l’atto professionale. A livello simbolico si tratta di un passo avanti importante in termini di riconoscimento del nostro lavoro». In estate, poi, le farmacie lombarde hanno iniziato a erogare alcuni servizi gratuiti (con il Ssn) per i pazienti con comprovata patologia cardiovascolare muniti di ricetta: sono 1.100 i bresciani che in cinque mesi hanno già colto questa opportunità rivolgendosi alla farmacia di fiducia per 628 holter cardiaci, 282 holter pressori e 133 ecg.
Il servizio prosegue e in futuro potrebbe essere esteso anche ad altri pazienti: «I fondi che ci erano stati messi a disposizione non sono terminati – spiega Mottinelli – e siamo riusciti ad ottenere la possibilità di utilizzarli il prossimo anno». L’auspicio, insomma, è che la farmacia dei servizi possa crescere ancora «ampliando l’offerta assistenziale per i cittadini. Anzitutto – prosegue – per quanto concerne la prevenzione, con l’estensione della vaccinazione anti-pneumococcica alle farmacie di tutto il territorio regionale e con l’introduzione di nuovi vaccini, come l’anti Hpv e l’anti herpes zoster. Continueremo, inoltre, la nostra attività di ascolto e dialogo con i cittadini e le comunità locali».
Il bilancio
Nel frattempo, è ora di bilanci. Ad oggi, dall’inizio della stagione 2024-2025, nelle 139 farmacie aderenti (su un totale di 383) sono state somministrate oltre 44mila dosi di vaccino antinfluenzale. Sono più del 2023 (37.328). E si aggiungono ai 15mila vaccini anti-Covid eseguiti in 103 farmacie. «Mentre per l’antinfluenzale i bresciani si rivolgono principalmente al loro medico di base, per l’anti-Covid siamo la realtà che sta eseguendo più somministrazioni».
Tra i servizi offerti Mottinelli e Belloni ricordano anche le prestazioni di telecardiologia erogate in regime privato, ovvero 8mila ecg, 6mila holter pressori e 3.600 cardiaci, insieme a 650 analisi di prima istanza e a un centinaio di spirometrie, con una netta crescita rispetto al 2023. A questo vanno affiancate quasi 60mila operazioni di scelta e revoca del medico di base e del pediatra, 89mila screening del tumore del colon retto (100mila le provette consegnate ai pazienti) e 27mila prenotazioni di visite ed esami tramite Cup.
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