Edilizia scolastica: accordo per quattro cantieri da oltre 50 milioni
C’è la nuova scuola elementare di Bagnolo Mella i cui lavori, dopo mesi d’attesa, adesso possono iniziare. Ci sono le medie che stanno prendendo forma a Erbusco. C’è la primaria in costruzione a Ghedi. E ci sono le medie il cui cantiere ha da poco preso il via a Mazzano.
Quattro operazioni da oltre 50 milioni di euro (in buona parte arrivati da Palazzo Lombardia) al centro, insieme ad altri 10 interventi di edilizia scolastica fuori provincia, di un protocollo d’intesa firmato dalla Regione con la Cassa depositi e prestiti (Cdp). Un patto che prevede un servizio di consulenza prestato da Cdp e finanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del Programma InvestEU, e dalla stessa Cdp.
Nel dettaglio la Cassa depositi e prestiti, nel suo ruolo di advisory partner della Commissione europea, offrirà all’Amministrazione regionale il proprio sostegno nella definizione di un sistema di monitoraggio delle fasi di realizzazione di queste operazioni – legate al «Bando Spazio alla Scuola» – attraverso l’analisi e l’elaborazione dei dati relativi allo stato di avanzamento delle attività poste in essere dalla Regione. Inoltre, la Cdp affiancherà l’istituzione nella valutazione dello stato di conservazione del patrimonio di edilizia scolastica e dei fabbisogni dal territorio di competenza, nella elaborazione della nuova programmazione triennale regionale attraverso la definizione di priorità strategiche e nell’individuazione di progetti pilota sperimentali in partenariato pubblico-privato.
I fondi regionali
I cantieri bresciani, oggetto dell’accordo, si diceva, sono quattro: quello al via a Bagnolo Mella ha un valore di 11,7 milioni di euro (più di 10 sono fondi regionali); a Erbusco i lavori sfiorano i 7 milioni (6,8 da Palazzo Lombardia); il polo scolastico di Ghedi costa più di 22 milioni (dalla Regione sono previsti due finanziamenti da oltre 7 milioni ciascuno) e per le medie di Mazzano la spesa ammonta a 11,6 milioni dei quali 7,7 dalla Regione.
Maria Elena Perretti, responsabile advisory di Cdp, parla di «scuole non solo nuove, ma innovative, pensate per una didattica adeguata alle esigenze attuali dei ragazzi e per porsi al centro dello sviluppo urbano». Complessivamente le operazioni oggetto del patto, previste in tutta la Lombardia, hanno un valore di 109,5 milioni (88,5 stanziati dalla Regione).
«Investire nell’edilizia scolastica – commenta Simona Tironi, assessore all’Istruzione Formazione e Lavoro della Regione – significa costruire il futuro delle nostre comunità, offrendo agli studenti ambienti di apprendimento moderni, sicuri e sostenibili. Grazie alla collaborazione con Cdp e al supporto del programma InvestEU, Regione compie un passo decisivo per realizzare infrastrutture educative all’altezza delle sfide contemporanee. I progetti rappresentano non solo un intervento edilizio, ma una visione: mettere al centro l’istruzione come motore di sviluppo e coesione sociale. L’innovazione educativa passa anche attraverso gli spazi».
Dai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Carlo Bravo, Giorgio Bontempi e Diego Invernici arriva un plauso per il patto siglato: «Rappresenta un passo fondamentale per migliorare concretamente l’offerta scolastica nel nostro territorio. Investire sull’edilizia scolastica significa investire sul futuro dei nostri giovani e del Paese. Questa – dicono – è il tipo di politica che ci piace: quella che guarda lontano, ma parte dai bisogni del presente, restituendo dignità e qualità agli ambienti scolastici frequentati ogni giorno da migliaia di bambini e ragazzi bresciani».
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