Covid, Gussago ricorda le vittime con un «monumento di luce»

Un luogo di luce per non dimenticare il buio della pandemia. Così Gussago ha ricordato le vittime del Covid, a cinque anni dall’inizio di un incubo che ha segnato profondamente la comunità.
Inaugurazione
Ieri è stato inaugurato nel parco-terrazzo di Villa Pace un «monumento di luce», dedicato ai 78 concittadini deceduti per il virus, agli «invisibili» rimasti fuori dagli elenchi ufficiali, e anche a tutti coloro che hanno sofferto, a coloro che hanno combattuto.
L’opera, che si compone di un ulivo e una targa illuminati da un fascio di luce come simbolo di speranza e rinascita, è stata svelata alla presenza dell’Amministrazione comunale, dei familiari delle vittime e dei rappresentanti delle associazioni di volontariato. La cerimonia è iniziata con una messa nella chiesetta di Villa Pace, accompagnata dal Coro Calliope.
In ricordo
Durante lo svelamento del monumento, il sindaco Giovanni Coccoli ha spiegato: «Abbiamo scandito i nomi dei 78 concittadini che ci hanno lasciato. Ma teniamo a ricordare anche gli invisibili: quelli che sono morti di Coronavirus, senza che nessun tampone abbia accertato la loro malattia».
Si stima che almeno altre dieci persone nelle prime fasi della pandemia siano decedute senza rientrare negli elenchi. «In mezzo a questa tempesta abbiamo anche visto la forza della nostra comunità».
Un particolare ringraziamento è stato rivolto al personale del Richiedei, agli alpini, all’associazione pensionati, agli scout, ai ragazzi degli oratori e ai volontari.
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