Certificati per la disabilità, duemila bresciani in stand by

L’Ordine dei Medici di Brescia scrive alla Federazione affinché in sede governativa il problema informatico venga risolto al più presto
Una rappresentanza dell'ordine dei medici © www.giornaledibrescia.it
Una rappresentanza dell'ordine dei medici © www.giornaledibrescia.it
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Ci sono oltre duemila bresciani tenuti in ostaggio da un sistema informatico che non funziona: hanno il diritto a vedersi riconosciuta la disabilità (e i servizi che ne conseguono), ma i medici di base non riescono a rilasciare loro il certificato medico introduttivo che dà il via alla nuova procedura di riconoscimento.

La nota

Consapevole di ciò l’Ordine dei Medici di Brescia ha scritto una nota, firmata anche nelle altre otto città italiane in cui a gennaio è stata avviata la sperimentazione della Legge sulla Disabilità, e l’ha inviata alla Federazione nazionale degli Ordini (Fnomceo) affinché, nelle sedi ministeriali competenti, possa essere risolto al più presto il problema. Si chiede di superare i nodi informatici, affiancare al nuovo applicativo la vecchia procedura per un periodo di almeno sei mesi e rendere disponibile un tutorial ufficiale.

Nel Bresciano ogni anno – ricordiamo – vengono rilasciati 27mila certificati di disabilità, circa 2.250 al mese. Dal momento che solo pochi medici e pediatri sono riusciti a produrre il nuovo certificato medico introduttivo è plausibile che ci siano, come dicevamo, almeno duemila bresciani che non hanno nemmeno avviato la pratica che poi necessita di ulteriori passaggi in capo all'Inps.

A loro per il disagio che stanno vivendo e ai medici di famiglia per l’ennesimo aggravio burocratico va la solidarietà del nuovo presidente dell’Ordine Germano Bettoncelli, che ora chiede un intervento risolutivo urgente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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