Al Teatro Sociale il Premio Bulloni 2024

Barbara Fenotti
Una sessantina le segnalazioni pervenute a Palazzo Loggia che hanno voluto far emergere storie, situazioni e protagonisti della bontà e della solidarietà
Il Premio Bulloni ai Dutur Kaos
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Prima una ola, poi un applauso scrosciante hanno preceduto la proclamazione del vincitore del 71esimo premio Bulloni. Sarebbe più corretto dire i vincitori, in realtà: il riconoscimento è andato infatti agli oltre 100 volontari che compongono Dutur Kaos, l’associazione di clown impegnati ogni giorno tra le corsie della pediatria degli ospedali bresciani.

Sul palco è salito il presidente Gabriele Bertarini ma tra il pubblico era presente una coloratissima e allegra delegazione del sodalizio. La cerimonia del Bulloni svoltasi questo pomeriggio al Teatro Sociale, in città, è stata un susseguirsi di emozioni. Quelle vere e genuine che costituiscono l’ossatura del volontariato bresciano. «Partecipare a questa cerimonia è sempre una grande emozione – ha detto la sindaca di Brescia, Laura Castelletti –, perché sappiamo già che verremo catapultati in storie di vita generose e umane. Oggi sono con noi persone che sono luci che illuminano la via e bussole che indirizzano».

Il territorio

Dalla Valtrompia alla città, passando per la Pianura e molti altri angoli del Bresciano, a calcare il palco sono state persone e personalità di ogni tipo: missionari, medici, religiosi, persone comuni e perfino bambini. Come quelli della Gang del Doc, il gruppo di Polaveno che organizza cene benefiche estive con l’intento di riaggregare le persone per poi devolvere il ricavato a chi si occupa di chi è meno fortunato.

L’emozione è stata la colonna sonora di una serata che ha visto premiato con il premio di Confindustria Brescia anche il giornalista del Giornale di Brescia Marco Tedoldi, il papà di Francesco, scomparso a 11 anni a causa di una malattia genetica rara. Marco è stato in grado di trasformare il dolore in speranza per il futuro e per gli altri: tramite il progetto «RaricomeFranci» sta finanziando la ricerca tramite un ricercatore alla Clinica pediatrica universitaria degli Spedali Civili che si occupa di malattie metaboliche.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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