Il Duomo Vecchio di Brescia, da sempre cuore della città

Centro intorno al quale ruota la vita dei bresciani da secoli e che mantiene la sua importanza anche dopo la nascita nel Duomo Nuovo
Il Duomo Nuovo e il Duomo Vecchio a in città - © www.giornaledibrescia.it
Il Duomo Nuovo e il Duomo Vecchio a in città - © www.giornaledibrescia.it
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Una chiesa rotonda. Come la pietra del sepolcro di Cristo, come la grotta della Natività. Come il Santo Sepolcro di Gerusalemme, come i battisteri in cui si riceveva appunto il battesimo. Il Duomo Vecchio di Brescia è tutto questo e anche di più: è un centro intorno al quale ruota la vita della città da secoli e secoli.

Non è un semplice monumento, no. È come se qualcosa di tutte le persone che ha visto nel corso dei suoi molti secoli di vita si fosse trasferito in lui, conferendogli un che di umano. È stato ragazzo, ha avuto un ruolo impegnativo e di rilievo nell’età adulta, ha dovuto lasciare il passo a qualcuno di più giovane, alto e prestante (il Duomo Nuovo) e anche vedere tornare alla luce e diventare di moda templi più vecchi di lui (il Foro). Come capita agli anziani e agli edifici antichi, ha perso centimetri d’altezza mentre il resto intorno a lui si alzava. Si è infossato, incurvato.

Inoltre, al pari di ogni individuo, ha la sua parte oscura, quella che si tiene nascosta in anfratti sotterranei e che non è sempre detto sia la peggiore. Noi abbiamo i nostri privati misteri, lui la cripta di san Filastrio. Con i suoi dodici secoli abbondanti è ovvio che risulti più affascinante lei della gran parte dei nostri segreti: come potrebbe essere altrimenti? Santa Maria Assunta (questo è il nome ufficiale del Duomo Vecchio), detta appunto la Rotonda, non vuole a tutti i costi essere l’edificio più importante della città: è troppo vecchia e saggia per coltivare tale ambizione, che non è mai stata nelle sue corde (e nei suoi archi). Eppure, dovendo dire quale sia il vero cuore di Brescia, viene in mente lei.

il vero cuore di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
il vero cuore di Brescia - © www.giornaledibrescia.it

Come può un edificio così discreto essere uno dei simboli della Leonessa? Perché è rotondo? Magari sì, il motivo è questo. Roma non ha forse il Pantheon, Istanbul la cupola di Santa Sofia, New York la mela? Guardatela: è diventata più bella con l’età e attraverso di essa ha acquisito un fascino, un che di magico che è impossibile non percepire quando sei vicino a lei o tra le sue mura, che ti abbracciano ma non ti tengono stretto, che ti vogliono bene senza soffocarti. È un cerchio che parla di nascita e di morte e insieme riassume la nostra esperienza su questa Terra, ovvero tutto ciò che ci sta in mezzo. E in più, con le sue rughe e i suoi anni, ci spiega con ancestrale sapienza come la perfezione a volte non sia altro che la somma delle imperfezioni.

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