Volontari di Folzano accolti a Castenedolo
Un raggio di sole dopo giorni di incertezza, nuvole e angoscia: i volontari dell’associazione Nadiya che da quando è scoppiata la guerra raccolgono aiuti per l’Ucraina hanno trovato un «quartier generale» alternativo al capannone di Folzano, da questo mese non più disponibile.
«Siamo a Castenedolo - annuncia sollevata la presidente Halyna Storozhynsisa -. Una persona che preferisce mantenere l’anonimato ha accettato di ospitarci nel suo capannone gratuitamente per alcuni mesi».
L’immobile si trova al civico 20 di via Maestri del Lavoro ed «è grande come l’altro, o forse di più. Condivideremo una porzione dello stabile con un’altra associazione benefica che ci ha pure aiutato in queste settimane». Lì i volontari si sentono «accolti - sottolinea -. Non finiremo mai di ringraziare la persona che ha salvato la situazione e la rete di contatti che ci ha permesso di arrivare a questa soluzione. Grazie di cuore a tutti, davvero. Ora siamo più tranquilli e pronti a riprendere con forza la raccolta di aiuti per l’Ucraina».
Quando donare
Chi volesse regalare alimenti a lunga conservazione e medicinali può recarsi da oggi a Castenedolo, dove i volontari faranno sventolare la bandiera gialla e blu, dalle 9 alle 16. Il nuovo centro aiuti sarà aperto ogni giorno: «Aspettiamo a braccia aperte i donatori», sottolinea. Via tutto. Ieri, ricordiamo, è scaduto l’ultimatum per il centro di Folzano.
I volontari, in mattinata, si sono recati nel capannone di via Cascina Pontevica (fino al 24 febbraio adibito a stazione di scambio dei prodotti da Brescia all’Ucraina e viceversa) e hanno iniziato a caricare quanta più merce possibile su tre pullman e alcuni furgoni che nei prossimi giorni si metteranno in moto verso la frontiera. Un clima di incertezza e precarietà avvolgeva ogni cosa.
Poi, nel pomeriggio, è arrivata la notizia da tutti auspicata: «C’è un magazzino disponibile per noi - ha detto la presidente ai suoi volontari -. Si trova a Castenedolo». Pronti, via: uomini e donne di origine ucraina residenti nel Bresciano da anni hanno iniziato a trasferire nella «nuova casa» ciò che era rimasto a Folzano. Ed «è spuntato anche l’arcobaleno», osserva Halyna. Il caso ha tenuto col fiato sospeso per una decina di giorni l’associazione Nadiya.
Trovare una sistemazione alternativa e gratuita non è stato facile. «Ora per 4-5 mesi possiamo stare a Castenedolo - conclude la presidente -. Nel frattempo continueremo a cercare una soluzione definitiva».
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