«Viaggio di 40 ore per portare a Monza un bambino oncologico»
È l’impresa riuscita di Stefano Gioffredi. Martedì altra spedizione: Marco Serra va a prendere un minore con la leucemia
Tutto è partito da un messaggio WhatsApp a Olga, volontaria del centro di aiuti di Folzano. «Sono Stefano, vorrei offrirmi per andare al confine a prendere dei profughi». Immediata la risposta: «Ci sono una ragazza e un ragazzo che devono tornare a casa, dalla loro mamma». Detto, fatto: Gioffredi, che è pure lui genitore e abita a Pioltello (nel Milanese), ha messo in moto il suo suv e, seguendo le indicazioni di Olga, ha raggiunto una città al confine Ucraina-Polonia a cinquanta chilometri dall
Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.