Tra gelo e «sabotaggi» l’enigma del grande freddo delle scuole

Maglioni pesanti, piumini e giacconi, calzettoni, magliette termiche e guanti. Non stanno andando a trascorrere una giornata sulla neve, bensì a scuola. E nelle aule fa freddo, anzi freddissimo: in alcuni casi i termometri arrivano a scendere sotto i 10 gradi. Che alunni e alunne si debbano recare ogni giorno a lezione con lo stesso abbigliamento con cui andrebbero in montagna non è ammissibile, eppure è una situazione che sta interessando numerosi istituti in tutta la Provincia.
Dal Dandolo di Lonato al liceo Fermi di Salò (dove pare essere stata manomessa una pompa), dalla succursale del Fortuny di via Apollonio in città, al Primo Levi di Sarezzo: con il passare dei giorni sono sempre di più le scuole che lamentano temperature polari e, in più di un caso, vedono gli studenti assentarsi dalle lezioni o scioperare.
Esasperazione
Al Fortuny di via Apollonio le quinte ieri non si sono presentate e lunedì faranno sciopero: gli studenti si dicono «esasperati da termosifoni che nelle aule del secondo piano vanno a singhiozzo e paiono addirittura non funzionare del tutto in palestra, dove la temperatura fatica a superare gli 11 gradi».
A Sarezzo, invece, una parte degli alunni ha scioperato ieri: «Mercoledì sera, dopo aver annunciato lo sciopero, ci ha chiamato la dirigenza assicurandoci che il problema era stato risolto - raccontano i rappresentanti di istituto del Primo Levi -. Stamattina siamo venuti presto a scuola per controllare, ma non era vero: addirittura erano spenti anche i caloriferi che nei giorni scorsi sono rimasti accesi, quindi a quel punto lo sciopero era inevitabile dato che è da due settimane che andiamo avanti così».
All’origine di questa situazione, «poi risolta dai tecnici», ha assicurato nel tardo pomeriggio di ieri il consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica Filippo Ferrari, sembrerebbe esserci un guasto a una delle caldaie dell’edificio scolastico di via Delle Bombe. Nel primo pomeriggio di ieri la dirigente del Primo Levi Ersilia Conte spiegava che «si tratta di un danno abbastanza complicato verificatosi con la riaccensione degli impianti dopo il ponte dell’Immacolata. Per aggiustarlo ci siamo rivolti alla Provincia, che sta intervenendo tramite la ditta incaricata della manutenzione: nel frattempo abbiamo spostato gli alunni dalle sette aule più fredde ai laboratori».
Tra lago e valli
Anche al Dandolo di Lonato e al convitto locale nei giorni scorsi ci sono stati problemi con riscaldamento e acqua calda, «ma dopo aver coinvolto la Provincia sono in fase di risoluzione» afferma il dirigente del Dandolo Giacomo Bersini.
Dal Garda alla Valtrompia, pure gli istituti valgobbini sono alle prese con il freddo nelle aule scolastiche. In particolare ha segnalato disagi l’istituto tecnico del Villaggio Gnutti, che è una sezione staccata del Primo Levi di Sarezzo. «Ho saputo questa mattina sul tardi che è emerso un problema - ha spiegato ieri la dirigente Ersilia Conti - ma solo domani mattina (oggi, ndr) potremo capire di cosa si tratta e da cosa è causato». L’ipotesi più accreditata è che la caldaia possa presentare un guasto di tipo elettrico, oppure che una pompa di circolazione dell’acqua sia rotta. Un problema analogo a Lumezzane era già stato registrato all’inizio di novembre all’agenzia formativa Don Tedoldi.
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