Sorsi di... solidarietà per AiutiAMObrescia

Tre cantine propongono «box» speciali per questa campagna. Arrivato l’aiuto dell’amaro Zerotrenta
Personale sanitario nella battaglia quotidiana al Coronavirus
Personale sanitario nella battaglia quotidiana al Coronavirus
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La generosità può avere la forma di un pezzo di Grana (donato da Ambrosi) perfetto per rifocillare medici e infermieri. Ma anche quella di una bottiglia la cui vendita consente di accrescere il «tesoro» di AiutiAMObrescia, la raccolta, giunta alla cifra di 16.395.302,86 euro, lanciata dalla Fondazione Comunità Bresciana e dal nostro quotidiano per sostenere ospedali, associazioni di volontariato e strutture assistenziali alle prese con l’emergenza Coronavirus.

L’idea arriva da tre amici facenti parte dell’associazione «Cibo di mezzo» guidata dallo chef stellato Stefano Cerveni e uniti dalla comune passione per il buon vino: Davide Lazzari (della Cantina Lazzari di Capriano del Colle), Daniele Saottini (Cantina Saottini di Lonato) e Andrea Lorenzi (Tenute del Garda di Calvagese della Riviera).

Come funziona. «La terra ci dona la vita - spiega Lazzari -. Ora, con i nostri prodotti, vogliamo essere riconoscenti nei confronti di chi, la vita, cerca di salvarla ogni giorno affrontando mille difficoltà. L’emergenza sanitaria che ha colpito Brescia non ci ha lasciati ovviamente indifferenti. Ecco perché, a modo nostro, ossia con ciò che sappiamo fare, abbiamo deciso di sostenere aiutiAMObrescia». 

L’idea dei tre è semplice: «Abbiamo ideato e messo in vendita on line fino al 3 maggio quattro box di bottiglie i cui nomi fanno riferimento a luoghi simbolo di Brescia: Loggia, Duomo, Santa Giulia e Broletto. Tre box contengono sei bottiglie, due di ciascuna cantina, e vengono proposti a 60 euro; l’altro, quello dedicato a Santa Giulia, contiene tre etichette, le più importanti di ciascuna azienda, e costa 80 euro. Abbiamo già ricevuto molti ordini. Il ricavato andrà in parte ad aiutiAMObrescia». In questa iniziativa i tre amici hanno coinvolto anche «Cibo di mezzo», associazione nata per promuovere l’alta ristorazione bresciana. Le scatole con le bottiglie sono infatti in vendita sul sito internet del sodalizio.

Il mondo dei vini e degli alcolici in generale, in queste settimane, si è dimostrato molto generoso nei confronti della raccolta fondi. La Perla del Garda, ad esempio, prima di Pasqua ha donato 1.728 bottiglie di Lugana. La Cantina Guido Berlucchi, già all’inizio di marzo, quindi subito dopo il lancio della campagna, ha stanziato 50mila euro. La stessa cifra è stata elargita anche dal Consorzio Franciacorta. Sono poi arrivate donazioni, ricordiamo, dai «Gnari del Gropél» che sono soliti organizzare la festa di Calvagese. E dal Birrificio artigianale Curtense di Monterotondo. Esempi di una generosità che continua a crescere.

Anche l’amaro Zerotrenta, infatti, ha voluto fare la propria parte. Nato sei anni fa da un’idea di Andrea Corezzola, che lavora all’Associazione artigiani, e Alessandro Ortogni, laureato in Scienze erboristiche, si chiama così «per richiamare la gradazione alcolica - spiega Corezzola - e il legame con il territorio». I due soci e amici hanno deciso di sostenere aiutiAMObrescia «perché andava fatto. Mia moglie è un medico, lavora in ospedale. Conosciamo la situazione della sanità e non potevamo non dare una mano. Speriamo che il nostro piccolo gesto possa essere d’esempio per altre realtà». 

Grazie a 56.754 donazioni di importi variabili la raccolta fondi in poco più di un mese ha quasi raggiunto quota 16,4 milioni di euro. Soldi in buona parte (circa l’80%) già investiti in apparecchiature mediche, dispositivi di protezione individuale, nuovi posti letto in terapia intensiva e molto altro per aiutare chi in prima linea, rischiando la propria vita, combatte la battaglia contro il Coronavirus.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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