Scatta la ricerca di 200 operatori per la vendemmia in Franciacorta
Aaa cercansi 200 operatori agricoli disponibili a lavorare alla vendemmia franciacortina 2022.
La ricerca è stata avviata dalla E-work per conto di Saf (Servizi agricoltura Franciacorta): «Le figure selezionate, anche alla prima esperienza lavorativa, si occuperanno di tutte le operazioni connesse alla vendemmia, dal taglio alla raccolta e allo smistamento dei grappoli. L’azienda propone un contratto stagionale, dal 1° agosto al 30 settembre, con possibilità di inserimento». Chi fosse interessato può candidarsi a welcome.brescia@e-workspa.it.
Sonia Fornari, coordinatrice della filiale E-work di Brescia, fa sapere che «rispetto agli anni scorsi stiamo registrando un sensibile aumento delle ricerche di figure per questa attività, segno di una carenza di personale accentuata rispetto alle precedenti vendemmie». Sulla questione Confagricoltura e Coldiretti Brescia si dicono tranquille: «Si arriverà alla vendemmia con il numero di figure necessarie».
Paolo Reboni (segreteria provinciale Cisl) spiega che «la vendemmia viene svolta per il 95% da stranieri, per lo più dell’Est Europa. È sempre più difficile trovare italiani disponibili a svolgere queste mansioni: il rapporto di lavoro è breve, concentrato in poche settimane, l’attività è faticosa, si svolge a schiena bassa sotto il sole per otto ore al giorno ed eventuali straordinari. La paga oraria è 8 euro».
Per individuare gli operai agricoli necessari (che secondo Coldiretti, nel Bresciano, sono 3.500-4.000) «le aziende agricole si affidano a società di servizi - spiegano da Confagricoltura Brescia -. La manodopera viene assunta nel rispetto del contratto nazionale e provinciale degli operai agricoli. Le stesse figurano lavorano in più aziende: prima in Franciacorta, poi per il Lugana, quindi in Valtenesi... La vendemmia avviene infatti in momenti diversi. Spesso provengono dalla Romania e si fermano qui alcune settimane. Le società di servizi a noi associate stanno riuscendo a garantire il personale necessario anche quest’anno. Gli operai agricoli stranieri, però, guardano anche ad altri mercati e in futuro sarà utile fare delle valutazioni».
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