Scacchi, dopo il Covid Gabriele voleva smettere: adesso è campione nazionale

Il 19enne bresciano dedica la seconda vittoria nell’under 20 al nonno Giovanni: «Iniziai a nove anni grazie a lui»
Gabriele Lumachi di Bovezzo ora studia a Trento - © www.giornaledibrescia.it
Gabriele Lumachi di Bovezzo ora studia a Trento - © www.giornaledibrescia.it
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In ogni partita, sconfitta o vittoria, in ogni gesto tutt’altro che improvvisato c’è lo spirito amorevole e determinato di nonno Giovanni. A lui che per primo lo portò in un circolo di scacchi, Gabriele Lumachi, 19 anni, dedica anche il recente trionfo nel campionato nazionale under 20 che si è svolto a Cagliari alcuni giorni fa: «Se non ci fosse stato lui - commenta commosso papà Lorenzo - forse nulla sarebbe iniziato».

Invece Gabriele si è riconfermato re d’Italia, titolo che aveva ottenuto anche nel 2019, può vantare ben 2.399 punti Elo e due norme di maestro internazionale: «Alla terza - spiega orgoglioso il papà - diventerà maestro internazionale». Prime mosse. Lumachi, dicevamo, ha 19 anni ed è di Bovezzo. Lorenzo spiega che «ha iniziato ad avvicinarsi a re, torre e alfiere quando aveva nove anni: eravamo in montagna, pioveva sempre, e lui si annoiava. Così, sul computer, ho trovato gli scacchi, gli ho spiegato due cose e lui si è appassionato». Una volta a casa, a trasformare un piccolo interesse in una grande passione, ci ha pensato il nonno materno: «Giovanni ha trovato il circolo Torre&Cavallo di Sarezzo guidato da Aristide Zorzi, l’ha iscritto e si è preso l’impegno di accompagnarlo agli incontri». 

Da subito è stato chiaro che Gabriele avrebbe avuto un futuro nel mondo degli scacchi. Un mondo che lui ama «per il gioco in sé - racconta il 19enne -, per le esperienze piccole e grandi che si possono fare  e per le persone che si riesce a conoscere».

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Alti e bassi

Poi c’è stato il Covid. E il giovane «ha perso l’entusiasmo, la motivazione - racconta il papà -. Voleva smettere, ma per fortuna non l’ha fatto». Di seguito le cose sono andate molto bene: «La squadra di Catania di cui faceva parte è passata dalla serie A1 al Master e in finale nazionale, contro ogni pronostico, è arrivata quinta. Questo successo ha stimolato Gabriele a continuare a giocare». A ottobre il giovane ha partecipato al mondiale under 20 open di Olbia classificandosi 37esimo e al secondo posto come miglior italiano. Quindi c’è stato il campionato nazionale in cui ha trionfato.

Ora, concluso il percorso come perito informatico all’Itis Castelli di Brescia, Gabriele frequenta Studi Internazionali all’Università di Trento. E, compatibilmente con lo studio, si allena a scacchi ogni giorno: «L’obiettivo è dedicare a questa passione un paio d’ore». Nel 2023, infatti, lo attende un’altra sfida mondiale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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