Nuvolera, da gennaio 1.400 pazienti senza medico di famiglia

La dottoressa Anna Avanzi lascia la professione: «Non ho studiato per stare 12 ore al giorno davanti al pc»
Nel Bresciano è allarme per la mancanza di medici (archivio)
Nel Bresciano è allarme per la mancanza di medici (archivio)
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Emergenza medici di famiglia. Abbandona un’altra professionista. La dottoressa Anna Avanzi, medico di base di Nuvolera cessa, con rammarico, per «burocrazia sanitaria» e lo comunica ai suoi 1.400 assistiti con una lettera. Lascerà l’attività lunedì 8 gennaio. Chi vorrà copia della sua cartella clinica potrà portare una «chiavetta» all'infermiera.

«Ho sempre sognato di fare il medico di famiglia, - scrive la dottoressa nella sua lettera - ma questo lavoro è cambiato nel tempo, lasciandomi incollata al PC per ore ed allontanandomi dai pazienti. Dieci, dodici ore al giorno lontano dalla mia famiglia per un computer? Non ne vale più la pena. Lascio il lavoro della mia vita per stare vicino ai miei figli e a mio marito, che in questi anni ho messo da parte. Spero un giorno di poter ricominciare e di farlo a modo mio: veramente accanto ai pazienti».

Dalla lettera si coglie l’attaccamento che la dottoressa Avanzi ha per la sua professione e anche le ragioni per le quali ha deciso di lasciarla. Il primo cittadino Andrea Agnelli è preoccupato per la situazione, ma si è dichiarato fiducioso per una soluzione immediata. «Abbiamo parlato con il direttore generale dell’Ats Claudio Sileo - ci ha detto Agnelli - siamo tranquilli affinché la soluzione si sblocchi in tempi brevi. Ci hanno assicurato che è già in atto un bando per il posto vacante, dunque non dovrebbero esserci grossi problemi.

Comunque, arriverà una supplente per un breve periodo, poi tutto dovrebbe (qui il condizionale è d'obbligo vista la situazione di Serle ndr) risolversi per il meglio e dare la possibilità ai 1.400 pazienti della dottoressa Avanzi di avere un nuovo medico. La scelta effettuata dal medico è comprensibile, sia umanamente ma soprattutto professionalmente, in quanto un medico dovrebbe fare la sua professione e non svolgere lavori amministrativi. La sua decisione sarà sicuramente una grave perdita per tutti, vista la sua professionalità dimostrata in questi anni».

Nella situazione dei residenti di Nuvolera si trovano anche i cittadini di Serle che dal 2021, anno in cui è prematuramente scomparsa la dottoressa Agnese Bodei e poi, nel 2022, è andata in pensione la dottoressa Paola Longhi, si ritrovano di fatto senza medico condotto.

Sono in 3mila i residenti che devono avvalersi delle cure dei medici di Paitone o di Gavardo. Il posto di medico di medicina generale per Serle non è particolarmente ambito. I bandi per aggiudicarselo sono andati pressoché deserti. La speranza è che i 1.400 pazienti dalla dottoressa Avanzi abbiano più fortuna.

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