Marco Serra al confine ucraino: «Sembra un girone dantesco»
Martedì è partita da Brescia una nuova impresa per supportare il popolo ucraino. Protagonisti Marco Serra, proprietario della antica libreria e casa editrice Serra Tarantola, e il suo storico compagno di viaggi Duilio Belli che oggi sono arrivati al confine Polonia-Ucraina per portare a destinazione il Land Rover carico di beni di prima necessità.
«Siamo arrivati al centro umanitario: sembra un girone dantestco. Donne e bambini che aspettano il loro turno per essere aiutati, non ho mai visto una cosa del genere - racconta Serra che è abituato a girare il mondo. È ancora peggio dell'Afrrica».
Nei giorni prima della partenza negli spazi della libreria di via Porcellaga sono stati raccolte molte cose grazie all'aiuto dei bresciani. Tutta la mole di aiuti sarà scaricata. Il posto lasciato vuoto sarà occupato da un bambino affetto da leucemia, dalla mamma e dalla nonna: «Devono raggiungere Brescia, dove li ospiterà una signora». Il 66enne bresciano ha raccontato che non sarà il suo unico viaggio e ha saputo coinvolgere i bresciani attraverso la propria attività: «Da subito, in libreria, ci siamo attivati per raccogliere ciò che serve in Ucraina. Quando, poi, ho detto che sarei andato io, di persona, a consegnare il materiale la generosità è cresciuta in modo esponenziale. Ringrazio tutti per la fiducia e la disponibilità al dono».
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