Loggia: un fondo contro il caro bollette per aiutare le famiglie

Allo studio del Comune di Brescia c'è una misura per attenuare l’impatto dei rincari per 25-30mila utenze. Aperto dialogo con A2a
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CARO ENERGIA, CITTA' AL BUIO
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I Comuni spengono le luci contro il caro-bollette. L’impennata dei prezzi di gas ed energia elettrica rischia infatti di mettere in ginocchio non solo imprese e famiglie, ma anche i bilanci degli enti locali. Così l’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, ha lanciato la sua protesta simbolica: domani alle 20 i municipi aderenti spegneranno simbolicamente «l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità».

Tra questi ci sarà quasi certamente anche la Loggia, visto peraltro che il sindaco Emilio Del Bono è vicepresidente nazionale dell’Anci. Il Comune di Brescia, però, pensa anche ad un fondo anti-rincari per aiutare le famiglie in difficoltà.

L’ipotesi è ancora tutta da costruire. Ma la Loggia sta studiando una «misura robusta» per aiutare le famiglie in difficoltà per il caro-bollette.  Una mossa, viene precisato, che non potrà certo coinvolgere tutte le utenze. Si valuterà in base al reddito. L’obiettivo è creare un fondo che possa andare incontro a 25mila-30mila famiglie, di fatto un’utenza domestica su tre.

Il dossier ieri è stato al centro di una riunione di maggioranza, oggi se ne potrebbe discutere in giunta mentre nel fine settimana dovrebbe arrivare l’annuncio ufficiale. Va detto che i gruppi di centrodestra nelle scorse settimane avevano già suggerito di muoversi in questa direzione: Lega, Fi, FdI hanno infatti depositato una mozione (sarà discussa nel prossimo consiglio comunale) che chiede di utilizzare il 15% dei dividendi di A2A per abbattere il costo delle bollette di elettricità e gas per le famiglie e le attività economiche. Quest’anno, a maggio, la Loggia dovrebbe incassare una cedola di 62 milioni e 224mila euro.

Il fondo per i servizi

Ma quei soldi sono già «impegnati» nel bilancio di previsione 2022, come più volte ricordato dall’assessore Fabio Capra. Servono a finanziare i servizi, trasporto pubblico, welfare, scuola. Il caro-energia è poi un problema nazionale e anche in Loggia, come in tutti i Comuni, si aspetta di capire quali misure metterà in campo il governo: ristori e sostegni da destinare a famiglie e imprese. Dentro questo scenario in movimento, «stiamo comunque lavorando a una nostra azione per la città. Una misura dalla portata ragionevole» si limita a dire il sindaco Emilio Del Bono, rimandando ai prossimi giorni per i dettagli.

Allo studio consumi e rateizzazione

li uffici comunali stanno raccogliendo i dati sui consumi delle famiglie bresciane. Le utenze domestiche sono 95mila. Alcune famiglie in difficoltà sono già aiutate dai Servizi sociali e si cercherà di aumentare le risorse a disposizione, immaginando che nelle prossime settimane le richieste lievitino. Ma l’idea è mettere in campo una misura che vada oltre l’assistenza del settore welfare. Un fondo che potrebbe valere almeno 3 milioni di euro per dare un contributo a 20-30mila famiglie, in base alla situazione reddituale e patrimoniale (si valuterà in base all’indicatore Isee).

«È presto per dare numeri - spiega l’assessore Capra -. Posso solo dire che ci stiamo dando da fare: nessuno resterà al buio o al freddo. Stiamo studiando un intervento di un certo peso, non un contributo per pochi». Vista la diffusione capillare del teleriscaldamento, l’Amministrazione ha anche avviato un confronto con A2A per capire se ci siano margini di manovra, per lo meno nella rateizzazione delle bollette, senza oneri.

Ancora molte incognite

Le variabili sono però ancora molte: quali misure metterà in campo il governo? Quante risorse «avanzeranno» dal rendiconto 2021 della Loggia (in consiglio ad aprile)? Il dividendo di A2A rispetterà le previsioni o sarà maggiore (lo si capirà a maggio)? Le risposte al momento sono vaghe. Ecco perché nessuno si azzarda ad avanzare numeri. La prima mossa, ripetono dalla Loggia, sarà la raccolta dei dati. Ma al di là degli aspetti tecnici resta il dato «politico».

Anche i Comuni sono alle prese con i rincari delle bollette. E nessuno si è mosso per predisporre aiuti: tutti aspettano il Governo. In Loggia, sia maggioranza che opposizione, pensano invece a un «sostegno concreto» alle famiglie.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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