La foto che è diventata il simbolo della lotta bresciana al Covid
Gli occhi stanchi sorridono sui visi coperti da mascherine, le mani protette dai guanti disegnano cuori. È l’immagine della speranza, il simbolo della lotta instancabile al Covid-19 quella scattata dal nostro fotografo Gabriele Strada in piena emergenza sanitaria. In questi mesi ha fatto il giro d’Italia, anzi del mondo: l’abbiamo vista stampata sui quotidiani, nei telegiornali nazionali e sui social network. Una ditta di trasporti l’ha pure incollata sui propri camion con tanto di scritta «grazie».
«Lo scatto risale al 9 marzo - ci racconta Strada, titolare insieme a Marco Ortogni dell’agenzia New Eden Group che lavora con il GdB -. Ero al Civile, nel reparto Covid-19, per fare un servizio insieme ai giornalisti Anna Della Moretta e Andrea Cittadini e all’operatore di Teletutto Fabio Forgiano. Eravamo in una zona non a rischio e indossavamo guanti e mascherine. Mentre erano in corso le interviste ai medici ho sentito bussare al vetro. Così mi sono girato e ho visto alcuni infermieri che disegnavano cuori con le mani. La scena mi ha colpito e li ho fotografati».
L’11 marzo l’immagine viene pubblicata per la prima volta come copertina del nostro giornale. L’indomani, alle 21.30, Strada riceve un messaggio via Facebook. Il mittente è Marco Maurella: «Sono l’infermiere con il cuore. Una cosa fatta in un momento di apparente tranquillità non pensavo facesse così eco. Mi auguro che quando tutto sarà finito, perché tutto sarà finito, questa foto rimanga nei cuori di tutti come un bel ricordo di un momento difficile che avremo superato insieme. Grazie».
Nei mesi successivi l’immagine diventa un simbolo: «È stata pubblicata sul sito del Ministero della Salute. Rtl 102.5 l’ha utilizzata sul proprio profilo Facebook. La Provincia, quotidiano di Cremona, l’ha messa in prima pagina». Non solo stampa e web, ma anche tv: «Più volte l’ho vista nei tg Rai. Una sera l’ha usata Porta a Porta». Lo scatto supera i confini nazionali: «Mi ha contattato un’agenzia pubblicitaria straniera. E il Winged Victory Team la incollerà sui propri mezzi durante l’edizione 2021 del Mongol Rally». Per Strada questo successo «è motivo di soddisfazione dal punto di vista umano, ma di delusione sotto il profilo professionale. Io vengo dal vecchio mondo della camera oscura e oggi il copyright non esiste più».
Strada, per tutti «Tobler», lavora per il nostro giornale dal 1988. Ha 45 anni e fa il fotografo da sempre: «Mia nonna mi cullava nella camera oscura che avevamo in casa. Mio papà Galeazzo e mio nonno Gabriele facevano questo mestiere. Io ho fatto la gavetta per Foto Eden. I miei maestri sono stati Bruno e Oliviero Massadi, Roberto Comincini e Mino Renica». Strada dedica questo scatto «a tutti i medici e gli infermieri, a mio nonno, mio padre e ai miei maestri, a mia moglie Simona, ai colleghi Marco e Carla e al mio grande amico Franco Galelli, morto per il Covid-19».
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