Il robot di Roberto, per un’isola abitata solo da giocattoli
Nella stanza dei giocattoli di Murano ci sono una pista per macchinine lunga 37 metri, una giostra con i cavalli, un dinosauro, un razzo spaziale e un simpatico clown. Ma la mascotte è il robot creato dal bresciano Roberto Beltrami. Si chiama GL-455, è alto un metro e ottanta ed è fatto di... vetro. Come, del resto, tutti i giocattoli della mostra allestita al Museo del vetro, appunto, di Murano.
Il trentenne, originario di Gussago e da dieci anni di casa nella spettacolare Laguna veneta, l’ha realizzato nella sua fornace (Wave Murano Glass) assemblando diciotto pezzi lavorati a mano e poi specchiati «che riflettono quindi - spiega il vetraio - le persone e l’ambiente invitando a riflettere su ciò che sta accadendo soprattutto di questi tempi». L’idea di creare proprio un robot per la mostra «Glass Toys» gli è venuta perché «è un classico giocattolo per bambini. Serviva una figura che guidasse i visitatori alla scoperta della mostra e il robot mi è sembrato perfetto».
Oltre a questo pezzo unico di grande richiamo, il giovane maestro gussaghese ha realizzato anche due tavolini (uno da pranzo e uno da caffè) per la mostra under35 in corso a Palazzo Loredan a Venezia. Fin da quando era piccolo Beltrami sognava di diventare un inventore. Per quattro anni ha studiato all’estero: prima in Arizona, grazie a uno scambio culturale, poi in Connecticut, dove ha completato il ciclo delle superiori, quindi alla Boston University, dove studiava Fisica, altra sua grande passione. Poi una mostra sul vetro a Boston l’ha aiutato a capire quale sarebbe stata la sua strada. E si è trasferito a Murano dove da quattro anni ha una vetreria che lavora con le aziende del settore del mobile, realizza vasi, sculture e lampade e collabora con artisti.
Abitare nella Laguna che tutto il mondo ci invidia «è davvero particolare - ammette -. La vita qui è governata dall’acqua e dalle maree. Quando posso torno nel Bresciano a trovare la mia famiglia». La mostra «Glass Toys» è uno tra i 250 eventi della «Venice glass week». I giocattoli esposti sono figli della tradizione e della tecnologia. Grazie a particolari sensori interagiscono infatti con i visitatori. Per visitarla c’è tempo fino al 3 ottobre (orari di apertura: dal giovedì alla domenica dalle 11 alle 17, per accedere serve il Green pass).
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