Il Natale dei bresciani: 305 milioni nell'enogastronomia locale
Che Natale sarebbe senza una buona fetta di panettone acquistato nella pasticceria di fiducia, bollicine bresciane per il brindisi in famiglia e il gustosissimo bagòss da regalare ad amici e colleghi? I bresciani, per sé e per gli altri, scelgono prodotti artigianali, il meglio dell'enogastronomia locale. Anche in tempi non facili come quelli che stiamo vivendo. Tempi in cui i prezzi salgono e il budget dei doni per le feste - secondo Confesercenti - scende (dai 164 euro dell’anno scorso ai 158 del 2021).
«Il rischio rincari c’è - sostiene il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti -, ma cresce la voglia di prodotti artigianali bresciani grazie a una maggiore consapevolezza nelle scelte degli acquisti: più prodotti artigianali e più qualità. L’enogastronomia locale, in particolare, si è affermata sia sulle tavole dei bresciani, sia conquistando una sempre più grande fetta di mercato italiano ed estero. Paga la qualità e l’artigianalità, insomma, sinonimo di ricercatezza e non solo di tradizione».
In soldoni l’Ufficio Studi di Confartigianato stima che a dicembre le famiglie bresciane spenderanno per prodotti di enogastronomia di qualità locale 305 milioni di euro. Una cifra inferiore rispetto a quella del 2020 (325 milioni) e superiore a quella del 2019 (302 milioni) e, ad esempio, del 2017 (269 milioni). Per questo tipo di acquisti la nostra provincia è quinta in Italia, dietro Roma (che spenderà un miliardo e 183 milioni), Milano (883 milioni), Napoli (654) e Torino (588). E supera anche i «cugini» bergamaschi, fermi a 264 milioni di euro.
Che l’interesse per i prodotti enogastronomici locali da parte dei bresciani e non solo sia in aumento ce lo conferma anche Gianluigi Vimercati, referente di Confagricoltura per gli agriturismi lombardi: «Quest’anno perderemo un 10% di cene aziendali, ma recupereremo con la vendita dei prodotti, in aumento del 15-20% rispetto al 2019». Olio evo, formaggi, salumi, zafferano, vino, farine, biscotti, miele «made in Brescia» conquistano, insomma, sempre più le tavole degli italiani. «Stiamo assistendo alla riscoperta delle tipicità da parte dei bresciani - osserva Vimercati, tra l’altro titolare di un agriturismo in Franciacorta -, ma anche di chi, dall’Italia, è venuto a trovarci quest’estate e ha pensato a noi per i regali di Natale».
Oltre il cibo
L’artigianato viene scelto a tavola e non solo. Se si considerano anche gli altri prodotti e servizi (artigiani) la spesa dei bresciani sale da 305 a 468 milioni di euro. Tutto merito del grande lavoro delle attività bresciane che operano nei settori dell’offerta tipica del Natale (artigianato artistico, cosmetica e benessere, moda, arredo...): 7.335 imprese (il 26,6% sul totale dell’artigianato) che occupano 24.556 addetti. Di queste 1.419 realtà si concentrano su alimenti, bevande e ristorazione. E 641 sono specializzate in produzioni da forno (dolci e salate) e gelato.
Il valore aggiunto degli acquisti
Per Confartigianato scegliere prodotti e servizi artigianali significa «sostenere non solo l’impresa, l’imprenditore, i suoi dipendenti, e quindi le loro famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità». L’Associazione Artigiani di Brescia è d’accordo: secondo il direttore Paolo Carrera, «il dono natalizio, sia esso un bene del food o un oggetto, devi essere "artigiano". Il grande pubblico sta sempre più apprezzando il valore dei prodotti dei nostri artigiani e nello specifico sta premiando i pasticcieri e quei panificatori che producono panettoni e pandori di vera qualità. Quest’anno un po’ condizionati dall’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime e dalla carenza delle confezioni, ma comunque capaci di stimolare un crescente interesse della clientela. Per gli altri oggetti regalo crediamo che una clientela attenta stia cercando prodotti unici, inimitabili, utili. Questo - conclude il direttore Carrera - valorizza il nostro mondo che si caratterizza per capacità, professionalità, estro e competenza».
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