Il Copasir torna sulla missione russa a Brescia e Bergamo

Martedì sarà sentito dal Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica l'ex coordinatore del Cts Agostino Miozzo
Un militare russo al lavoro in una delle nostre Rsa  - © www.giornaledibrescia.it
Un militare russo al lavoro in una delle nostre Rsa - © www.giornaledibrescia.it
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Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) torna a occuparsi della controversa missione sanitaria che tra il marzo e il maggio del 2020 portò in Italia un gruppo di sanitari e militari russi che operarono nelle rsa di Brescia e Bergamo per sanificarle dal Covid.

Secondo quanto riferito dall'Ansa, martedì il Copasir sentirà in audizione Agostino Miozzo, che all'epoca era coordinatore del Comitato tecnico-scientifico e si interfacciò con la delegazione giunta da Mosca. «Dicevano di avere un mandato preciso, quello di bonificare le strutture pubbliche. Noi gli abbiamo detto che dovevano andare dove diciamo noi, non dove volevano loro. La nostra necessità era la bonifica di rsa e strutture sanitarie. Abbiamo messo dei paletti e sono sicuro che questo contingente non si è mosso liberamente in Italia», ha ricostruito Miozzo in alcune interviste. 

Sulla vicenda il Copasir ha già ascoltato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e i direttori dell’Agenzia informazioni e sicurezza interna e dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna, che hanno assicurato che la missione russa si è sempre mossa sotto il controllo di militari e intelligence. Dunque, se anche ci fossero stati intenti spionistici (sulla stampa si è ipotizzato che tra gli obiettivi ci fossero le basi militari di Aviano, in Friuli Venezia Giulia, di Amendola in Puglia e di Ghedi, in provincia di Brescia), hanno riferito le istituzioni, questi non furono portati a termine.

Più recentemente l'organismo parlamentare ha ascoltato l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha detto: «Non mi sono mai stati riportati elementi di criticità che possano far sospettare deviazioni inappropriate della missione». 

Il Copasir ha però voluto dedicare un supplemento di indagine al caso e, dopo Miozzo, potrebbe convocare in audizione l'allora capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli e l'ex Comandante di vertice interforze, generale Luciano Portolano, per circoscrivere con esattezza il mandato e «i confini» entro cui si è svolta la missione.

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