Il bastimento di Matteo Faustini carico di solidarietà per i profughi ucraini

Il cantautore ha consegnato al centro aiuti di San Polo i doni offerti dai fan durante le «merende» in giro per l’Italia
FAUSTINI PER L'UCRAINA
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È arrivato in oratorio con una decina di palloncini colorati e due auto piene di pasta, biscotti, scatolame e crostatine. Ha firmato autografi sulle... braccia e sui quadernoni dei bambini del catechismo. Poi ha donato tutto al centro aiuti «Sos Ucraina».

In un caldissimo pomeriggio di primavera, negli spazi della parrocchia di San Polo diretta da don Marco Mori, il cantautore bresciano Matteo Faustini ha dimostrato ancora una volta la sua sensibilità: «Sono qui per consegnare tutto ciò che siamo riusciti a raccogliere, grazie alla generosità dei miei fan, durante le "merende" che si sono svolte in giro per l’Italia», racconta circondato dai bambini. Sei appuntamenti, dei quali uno a Brescia, hanno «fruttato» una montagna di doni. Che ora il centro aiuti allestito nell’ex teatro dell’oratorio offrirà ai profughi ucraini che ogni giorno bussano alla porta.

«Rispetto alle prime settimane le richieste sono diminuite - spiegano don Mori e la volontaria Tania, ucraina di casa a Brescia dal 2006 -. Prima che aprisse l’altro centro, quello nell’ex Omb, 70 famiglie al giorno passavano da noi a ritirare pacchi alimentari, giochi e vestiti. Ora sono un centinaio a settimana». Le due realtà si sono divise i compiti: il centro di via Chiappa aiuta i profughi della città, quello della parrocchia della Conversione di San Paolo dà la precedenza a quelli della provincia.

Faustini firma autografi ai bambini del Catechismo - © www.giornaledibrescia.it
Faustini firma autografi ai bambini del Catechismo - © www.giornaledibrescia.it

Quest’ultimo ora è aperto ogni pomeriggio feriale, a giugno e luglio solo il sabato. «Ben vengano aiuti, soprattutto prodotti per l’igiene, e volontari», dice Tania. Il messaggio. Ieri, portando «note» di colore e solidarietà, Matteo ha trasformato un tipico pomeriggio da trascorre in oratorio in una bella occasione di festa. Volentieri si è messo a disposizione per fare del bene: «Abbiamo una responsabilità nei confronti dei nostri talenti - sostiene -. Io non sono un politico o un medico che salva vite, ma se posso rendere migliore una giornata attraverso la musica provo a farlo.

Ciò che sta succedendo agli ucraini avrebbe potuto accadere anche a noi: dobbiamo fare di tutto, con i nostri strumenti, per aiutarli». «Nuova Proposta» del Sanremo 2020, Matteo terrà un concerto a Folzano nella piazza di via Malta, il 10 giugno. A fine mese su tutti i digital store uscirà il suo singolo «L’ultima parola» in una nuova versione acustica con Fellow. In autunno ci sarà invece modo di ascoltare il suo secondo disco che sfiora temi come il bullismo e l’omofobia e contiene una canzone dedicata alla sua mamma.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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