Gli ex alunni elogiano l’Audiofonetica: «È famiglia, creatività. È ciò che siamo oggi»

Presentato il terzo Report d’impatto 2020/21 della scuola da cui è emersa la soddisfazione degli alunni
AUDIOFONETICA, REPORT D'IMPATTO
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Per Ester, studentessa universitaria, l’Audiofonetica «è casa, famiglia, amore. Questa scuola mi ha trasmesso tanti valori. Quando sono uscita da qui mi sono detta: "Devo dimostrare al mondo che una ragazza sorda non è diversa da una udente"».

«Qui ho imparato a parlare e a relazionarmi - aggiunge Mauro, docente del Machina Lonati con esperienze lavorative all’estero nel settore della moda -. Quello che ho fatto e quello che sono lo devo all’Audiofonetica, che per me è istruzione, creatività». Parole che valgono più di tanti numeri. Parole espresse da due ex alunni sordi durante la presentazione del «Report d’impatto 2020/2021» della scuola.

Uno strumento, realizzato con il supporto scientifico di Altis (Alta scuola impresa e società) dell’Università Cattolica, che verifica l’adesione delle attività svolte alla responsabilità sociale d’impresa e gli effetti che le stesse hanno avuto su studenti, famiglie, docenti e, novità di quest’anno, ex alunni.

A cosa serve

«È l’occasione per tutti di fare un’analisi efficace del lavoro svolto, ma anche uno strumento per traguardare nuovi obiettivi facendo tesoro delle esperienze vissute», ha commentato Pierpaolo Camadini, presidente della Fondazione bresciana per l’educazione Mons. Giuseppe Cavalleri che gestisce la scuola da lui stesso definita «meravigliosamente complessa».

Una scuola frequentata quest’anno da 591 bambini dei quali 64 sordi e 24 con altre disabilità. Un scuola elogiata dall’assessore comunale Fabio Capra, dall’assessore regionale Fabio Rolfi («La Regione riconosce l’eccellenza: qui la qualità cresce ogni anno») e dal provveditore Giuseppe Bonelli: «L’Audiofonetica eleva il livello dell’offerta formativa di Brescia».

I contenuti

Il report definito da Giovanni Lodrini, amministratore delegato del Gruppo Foppa, «uno stimolo a migliorare ancora», è stato presentato da Valentina Langella di Altis. In sintesi questionari e focus group hanno fatto emergere la soddisfazione degli alunni circa il buon esito delle relazioni con gli altri, il fatto che per le famiglie quella in Audiofonetica sia «un’esperienza di crescita» e l’orgoglio dei docenti che lavorano qui.

Quanto poi agli ex studenti, presi in considerazione solo in questa terza edizione del bilancio, è emerso che frequentare questa scuola li ha aiutati a crescere e ha migliorato le loro competenze relazionali: «Imparare sulla sordità e conoscere persone sorde è una ricchezza che ho in più e che mi è servita in tanti ambiti», ha detto uno di loro durante un focus group. «L’Audiofonetica mi ha dato un’apertura mentale. Mi ha insegnato a cercare di uscire dal mio mondo e a esplorare ciò che sta fuori da ciò che conoscevo. In pcohe parole ci ha spronati a uscire dalla nostra zona di comfort», ha detto un altro.

La missione

Le loro testimonianze confermano l’obiettivo principale della scuola sintetizzato ieri dal direttore Anna Paterlini: «Promuovere lo sviluppo della personalità di ciascun alunno attraverso articolate strategie educative e didattiche che valorizzano il percorso di ognuno». L’Audiofonetica si conferma quindi una realtà in crescita, capace di distinguersi e di fare rete. Anche con le università, rappresentate dalla presenza tra il pubblico del neoeletto rettore della Statale Francesco Castelli.

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