«Futura Expo» non finisce qui: avanti per un presente più green

Si può ancora aderire al «Patto» per le imprese e a «Inalberiamoci». Ci sono state oltre 22mila presenze
Sullo sfondo le foto degli imprenditori che hanno aderito al patto per la sostenibilità «Brescia 2050» - Foto NewReporter © www.giornaledibrescia.it
Sullo sfondo le foto degli imprenditori che hanno aderito al patto per la sostenibilità «Brescia 2050» - Foto NewReporter © www.giornaledibrescia.it
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Buona la prima, ma non finisce qui: archiviata con successo la «vetrina della sostenibilità» visitata in tre giorni da oltre 22mila persone, Futura Expo continua a far parlare di sé grazie ai progetti seminati al Brixia Forum e destinati a durare nel tempo. Sono il patto «Brescia 2050» e «Inalberiamoci». Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio che ha organizzato la manifestazione, invita tutti ad aderire. Il patto che impegna le aziende a neutralizzare le proprie emissioni (o, se non fosse possibile, a compensarle) entro il 2050 è stato sottoscritto da 270 realtà: «Bene, ma non basta - è il commento del presidente -. Nel Bresciano ci sono 120mila imprese. Mi aspetto che molte altre aderiscano nelle prossime settimane attraverso il sito internet www.futura-brescia.it».

I progetti

«Inalberiamoci» riguarda invece i singoli cittadini che, partecipando alla campagna di crowdfunding lanciata sul portale For Funding di Intesa Sanpaolo (www.forfunding.intesasanpaolo.com), possono donare fondi utili all’acquisto, alla piantumazione e alla cura di nuovi alberi per la città. I primi mille sono stati donati da Futura Expo a nome degli espositori: serviranno per riqualificare lo spazio di via Cefalonia adiacente al Parco Gallo. Sulla piattaforma ad oggi sono stati raccolti quasi duemila euro. L’obiettivo - sostenuto da Intesa Sanpaolo, Loggia, GdB, Ersaf Lombardia, Confcooperative e Solco - è rendere più «green» altre aree cittadine: la zona dismessa di via Luigi Abbiati, il parco Alberini di via Salgari, il parco Pescheto tra le vie Lamarmora e Corsica, l’ampia aiuola di via Del Francino e il marciapiede di via Panoramica. La raccolta prosegue sino alla fine dell’anno.

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Missione compiuta

L’occasione per lanciare queste due iniziative è stata Futura Expo, un’esposizione a ingresso gratuito con 107 stand e oltre 100 convegni che ha visto il tema della sostenibilità toccare ogni ambito delle nostre vite: dall’alimentazione al turismo, dalle case all’agricoltura. «È andata benissimo - commenta Saccone -: ho ricevuto feedback positivi sia dagli espositori sia dal pubblico. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di consentire alle imprese bresciane di parlare dell’impegno e della responsabilità che mettono nelle azioni per un mondo più green. Mi fa piacere che siano intervenute realtà grandi, ma anche piccole e artigiane che nell’economia bresciana hanno una rilevanza straordinaria. Questo mi fa ben sperare per il futuro». Quanto al pubblico, in buona parte rappresentato da studenti delle superiori (i quasi 10mila partecipanti alla due giorni della Smart Future Academy che si è svolta al PalaLeonessa), «mi è sembrato curioso e attento: le tematiche ambientali si confermano di grande interesse per i cittadini».

Prospettive

Ora si pensa al 2023: «Visto il successo delle tre giornate, sarebbe un peccato non organizzare una seconda edizione - osserva il presidente -. A tale scopo ci metteremo subito al lavoro. Sto già ricevendo stimoli dalle imprese per introdurre elementi di novità tali da mantenere alto l’interesse per questa esposizione». Ovviamente non c’è ancora una data da segnare in agenda, ma, annuncia il presidente Saccone, «sarà il prossimo autunno».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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