Boom fotovoltaico: «Tanto lavoro, per la messa in rete servono 3-4 mesi»

Spinti dai rincari degli ultimi tempi tanti bresciani hanno visto nel fotovoltaico la soluzione per i loro bilanci. Lo sa bene Davide Bontempi della Bontempi Impianti di Rodengo che da febbraio si trova a installare sei impianti a settimana: «Il nostro fatturato è salito del 60% - ammette - grazie soprattutto a questo boom di richieste legate alla possibilità che c’è stata di ottenere lo sconto in fattura con la cessione del credito. Una possibilità colta da molti privati».
Conferma il trend Massimiliano Antonelli della Elettrica Antonelli di Calcinato: «Il lavoro è raddoppiato: la gente è spaventata dalle bollette e va alla ricerca di soluzioni per risparmiare. Idem le aziende che di questi tempi cercano di sopravvivere».
Tempi e attese
Stando a quanto riferisce i costi di installazione non sarebbero cresciuti più di tanto (Antonelli parla di mille euro al KW che diventano 6-10mila euro per l’impianto di una villetta). Il problema concerne l’attesa dei materiali: «I pannelli arrivano a un mese e mezzo dall’ordine, la batteria 4-5 mesi dopo, per gli inverter servono 2-3 mesi. Per fortuna sono riuscito a fare una buona scorta». Altro ostacolo è la burocrazia: «L’autorizzazione del Gse è rapida, il problema è che per la messa in rete, tramite appunto il Gse, servono 3-4 mesi, quando prima ne bastava uno e mezzo». Una volta installato, assicura Antonelli, l’impianto consente di risparmiare il 40% sulla bolletta. Alcuni riescono a superare questa percentuale cambiando in modo corretto le abitudini: la lavatrice, ad esempio, non va accesa durante la notte, ma di giorno». Ogni paese, poi, ha le sue regole: «Vicino al fiume o in alcuni centri storici gli impianti non possono coprire tutta la falda, ma solo il 70%. A Moniga, invece, i pannelli devono essere rossi».
Una ulteriore spinta al settore arriverà dal bando Agrisole che prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo agricolo, zootecnico e agroindustriale: «Le domande vanno presentate dal 27 settembre. Ho già avuto richieste di aziende agricole e un caseificio che sperano di attingere a quei fondi».
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