Autisti di Arriva e BsTrasporti per portare in Italia chi scappa

Giovedì il primo viaggio su richiesta di Filt-Cgil e Refugee Welcome. L’accoglienza a Milano
DUE BUS DA BRESCIA ALL'UCRAINA
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Seimila chilometri in due giorni, per trasportare aiuti ai profughi ucraini al confine con la Polonia, e per portare in Italia chi ha bisogno di assistenza e di alloggio. A farsi carico del viaggio, sei autisti di Brescia Trasporti e Arriva, a bordo di due bus gran turismo messi a disposizione dalle due aziende. Ad organizzare la trasferta, la sede milanese dell’associazione Refugee Welcome in collaborazione con Cgil Lombardia. A fare da tramite con le aziende di trasporto, Filt Cgil Brescia.

L’appello

La richiesta è partita da Refugee Welcome, organizzazione indipendente che lavora in Italia coinvolgendo famiglie e cittadini per l’accoglienza dei profughi, e che ora per l’accoglienza dei profughi dall’Ucraina a Milano ha coinvolto Cgil Lombardia per la ricerca di alloggi. I profughi che arriveranno sui bus di Brescia Trasporti e Arriva verranno infatti accolti nel capoluogo regionale grazie alla rete attivata dal Comune di Milano con il sindacato. La parte bresciana del progetto, invece, riguarda il viaggio. «Da Cgil Lombardia ci hanno chiesto di verificare la disponibilità delle aziende di trasporto pubblico - spiega Mauro Ferrari di Filt Cgil Brescia -. Sia Brescia Trasporti che Arriva hanno risposto positivamente, giovedì (domani) due bus con tre autisti ciascuno partiranno per un primo viaggio, ma la disponibilità è per almeno altre tre o quattro trasferte, da organizzare più avanti».

Il viaggio

Due bus gran turismo partiranno giovedì mattina verso le 8 da Brescia in direzione Milano. Da qui alle 10 partirà la carovana, composta anche da un furgone con a bordo il personale di Refugee Welcome che si occuperà della missione. Tre gli autisti per ogni bus (che saranno regolarmente in servizio per le loro aziende) che si daranno il cambio, per un viaggio di tremila chilometri tra andata e ritorno, da coprire in due giorni. I bus impiegheranno circa sedici ore ad arrivare a Jaroslaw (saranno le due di notte), al confine tra Polonia e Ucraina.

Qui si fermeranno quattro ore, il tempo per gli autisti di riposare e, per gli operatori di Refugee Welcome, di scaricare il materiale e gli aiuti e di caricare i profughi che verranno in Italia. Il rientro è previsto a Milano per il pomeriggio del giorno successivo. A Milano i profughi troveranno accoglienza e verranno smistati presso le famiglie e le strutture che hanno dato la loro disponibilità per l’accoglienza.

L’impegno

Per Brescia Trasporti e Arriva si tratta di un impegno generoso. Se per andare e tornare da Roma con due autisti la spesa è di circa 1800-2200 euro, per coprire il doppio di chilometri con un autista in più si parla di 4-5mila euro. E se i bus gran turismo delle sue società al momento sono fermi, dato che la pandemia ha di fatto sospeso tutta la parte di attività che riguarda viaggi e gite scolastiche, non si può dire lo stesso per la disponibilità di autisti, ancora sotto organico per entrambe le società. «La scelta di Brescia Trasporti e Arriva di collaborare al progetto - aggiunge ancora Ferrari - acquista quindi ancora maggior valore». Nato dalla collaborazione tra Refugees Welcome e Filt-Cgil Milano Lombradia e inticolato «Connecting Peace», ha già attivato azioni concrete: Cgil Lombardia mette a disposizione i propri contatti e relazioni istituzionali, e i servizi del proprio sistema sul territorio. Filt-Cgil mette a disposizione delegati e funzionari per seguire lo svolgimento delle convivenze nelle famiglie e, come nel caso di Filt Cgil Brescia, il sistema di trasporti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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