AiutiAMObrescia: 50mila euro da Iniziative zooprofilattiche

L’ente presieduto da Costantino Vitali sostiene la nostra raccolta. Fondi anche per il territorio bergamasco
AiutiAMObrescia: volontari all'opera per le consegne
AiutiAMObrescia: volontari all'opera per le consegne
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La Fondazione iniziative zooprofilattiche e zootecniche è da sempre a fianco di medici e operatori sanitari. In tempi normali investe nella formazione e propone loro corsi in grado di attirare a Brescia figure professionali di casa in tutta Italia. Ora che nulla è più come prima l’ente guidato da Costantino Vitali, già presidente del Banco di Brescia, è sceso in campo con tre importanti donazioni. Una, da 50mila euro, sostiene aiutiAMObrescia, la raccolta fondi lanciata poco più di un mese fa dalla Fondazione Comunità Bresciana e dal GdB che ha raggiunto quota 16,3 milioni di euro (il prossimo aggiornamento sui fondi raccolti è previsto lunedì). Un’altra donazione, sempre da 50mila euro, è andata all’operazione di sostegno della sanità orobica promossa da L’Eco di Bergamo. La terza ha visto quale beneficiario la campagna solidale lanciata dal presidente della Regione Attilio Fontana quando il virus ha iniziato a diffondersi.

«La nostra Fondazione - spiega il segretario generale Stefano Capretti - esiste da ben 65 anni. È nata nel ’55 come costola dell’Istituto zooprofilattico, dal quale nel tempo è diventata autonoma». L’attività principale dell’ente, che in origine aveva sede nell’ala più antica dell’Istituto e una decina di anni fa si è trasferito in via Istria (al centro Marco Polo), consiste nell’organizzazione di «corsi gratuiti tenuti dai massimi esperti di ogni materia e rivolti a medici, veterinari, operatori sanitari, biologi, chimici, tecnici della prevenzione e, ad esempio, psicologi. Ogni anno vi partecipano 1.500 persone, alcune delle quali provengono dal Centro e dal Sud Italia, ossia zone in cui le occasioni di formazione come queste scarseggiano». Ora ovviamente è tutto fermo, ma la Fondazione è al lavoro per continuare la propria opera proponendo lezioni a distanza.

«Quando l’epidemia ha iniziato a diffondersi - spiega Capretti -, su iniziativa del nostro presidente e con l’appoggio di tutto il consiglio, abbiamo deciso di dimostrare vicinanza alla sanità con tre donazioni. La situazione era troppo grave: non potevamo non fare nulla. È così che abbiamo scelto di sostenere con 50mila euro anche aiutiAMObrescia. Questo è stato il nostro modo per renderci utili alla comunità». Oltre ad occuparsi della formazione con corsi gratuiti, la Fondazione il cui direttore scientifico è Mario Colombo, presidente dell’Istituto Zooprofilattico, realizza anche pubblicazioni di carattere scientifico: «Sono i nostri "Quaderni" - prosegue -: dalla fine degli anni Settanta ne abbiamo pubblicati, e diffusi gratuitamente, più di cento. Si possono scaricare dal nostro sito Internet. Nel tempo ci sono stati richiesti anche da Università americane e dal museo del Louvre».

Grazie a gesti spontanei come quello della Fondazione iniziative zooprofilattiche e zootecniche la nostra raccolta ha superato quota 16,3 milioni di euro. È successo in poco più di un mese (ricordiamo che l’operazione è stata lanciata il 9 marzo) grazie a piccole e grandi donazioni arrivate da tutti i settori (dalla cultura all’imprenditoria, dallo sport all’associazionismo) e non solo dall’Italia. Per aiutiAMObrescia, ad esempio, ha messo mano alla propria cassa anche la Vietnam National University of Agriculture che, attraverso la piattaforma For Funding, ha versato 500 euro. Dalla Cina, poi, sono in arrivo 22mila mascherine Ffp2. Sono il dono di Bin Lin, titolare della Daddybaby, e di Heini Shi, professoressa sinoitaliana della New York University che insegna a Shanghai. A realizzarle è stata proprio la Daddybaby, azienda produttrice di pannolini per bambini e anziani che in piena emergenza ha convertito la propria attività.

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