È morta nonna Barbara Posio, l'anima di Birbes
La «mitica» pizza e la Barbarina. Binomio inscindibile della forneria di Corso Cavour, Birbes. Ma di leccornie, l'arzilla signora, fermamente ancorata al suo negozio, ne aveva inventate parecchie con il marito Guido Boglioli (avevano rilevato l'attività nata nel 1851 nel dopoguerra e da Corso Magenta si erano poi spostati in corso Cavour nel 1964).
E dopo un primo addio aveva voluto riaprire quella sua bottega e con la figlia Tati e il genero Osvaldo, la bottega Birbes, poi «Gusto B» per questioni di diritti, e poi «Birbes 1851», aveva ricominciato a sfornare la pizza, la focaccia farcita, il krafen e la focaccia di Recco.
Barbara Posio era nata il 20 febbraio del 1916 e ha viziato i palati dei bresciani che arrivavano sin dalla provincia per gustare la pizza. Un rito.
Una donna di un'energia rara. Fino all'ultimo alla cassa la signora Barbara aveva un'attenzione per il lavoro che oggi quasi non c'è più.
Il giorno del suo 98esimo compleanno la figlia Tati raccontava al nostro giornale che la sua mamma «è stata un vulcano di volontà, di idee e di sperimentazione sino al risultato che ci ha reso popolari in città. Mi riferisco alla pizza che ancor oggi frotte di ragazzi gustano a merenda. Noi abbiamo raccolto la sua eredità e ne facciamo tesoro, continuando a sfornare sapori di qualità».
E come potrebbe non essere un vulcano una donna che ha ceduto l'attività nel 2007 per godersi un po' di riposo, ma che poi a 94 anni suonati, nel 2010 l'ha riaperta?
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