Inventa la cintura per ciechi: Loris è Alfiere della Repubblica
«Finalmente una bella notizia... », esclama Gianmarco Martelloni, preside del Capirola di Leno. È martedì sera e ha appena ricevuto una telefonata da Roma: un alunno del suo istituto, Loris Esposito, è stato nominato Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella.
«Sono felicissimo - commenta -: non capita tutti i giorni e in tutte le scuole di ricevere una chiamata del genere. Il merito, ovviamente, è del nostro Loris, della sua testa e del suo cuore. La sua nomina, ufficializzata tra l’altro in un periodo molto difficile, è un grande regalo per tutti noi».
Commozione. Martelloni è stato il primo a saperlo e ad avere l’onore di comunicarlo a mamma Annarita, commessa all’Ovs, e papà Salvatore, che lavora nell’Aeronautica. «È stata una telefonata molto emozionante», ammette il preside. «Siamo felicissimi», è il commento di Loris: «Per me è un onore e una soddisfazione ottenere questa nomina». La cerimonia di consegna dell’attestato d’onore al Quirinale, viste le difficoltà del periodo, non è stata ancora messa in agenda. Chi è. Il 15enne, che frequenta il liceo scientifico (classe seconda) e abita a Ghedi con i genitori e il fratellino più giovane, è stato scelto dal presidente Mattarella perché alcuni anni fa ha progettato una cintura per persone ipovedenti. «Il prototipo - racconta Loris - risale ai tempi della terza media. Grazie al professore di Tecnologia Giuseppe Natale ho iniziato a studiare la piattaforma hardware Arduino e, ispirato dalla storia di una mia compagna di scuola ipovedente, per l’esame ho progettato una cintura con tre sensori ad ultrasuoni collocati ai lati e davanti». Una cintura che, con diversi tipi di suoni, «consente a chi la indossa e non può vedere di capire che nei paraggi ci sono degli oggetti». Con questo prototipo il ragazzo ha vinto il Coolest Projects promosso dal Politecnico di Milano e, nel maggio di un anno fa, nell’ambito dello stesso concorso è volato a Dublino a presentare la sua idea.
Musica e aviazione. Oltre ad essere molto portato per l’informatica, Loris è un grande appassionato di musica (dalla classica al rock) e suona il pianoforte. Ora è alle prese con «compiti, studio e serie tv: questa è la mia quarantena». E non vede l’ora di tornare in classe: «Stare a casa una settimana - ammette - è bello, ma così a lungo no». Guardando al futuro ha le idee chiare: «Sono un amante dell’aviazione, vorrei diventare un ingegnere aerospaziale». Il suo sogno nel cassetto? «Realizzare la cintura che ho progettato - spiega entusiasta - e constatare che può essere utile per gli ipovedenti».
Gelato. Insieme a Loris nell’elenco dei nuovi Alfieri figurano altri 24 giovani talenti. Uno di loro, genovese, ha inventato un gelato che può essere mangiato anche da chi è affetto dal morbo di Crohn, un’infiammazione cronica dell’intestino. Un altro ragazzo della provincia di Firenze da vittima è diventato testimonial contro il bullismo: ha reagito alla prepotenza realizzando un cortometraggio autobiografico e scrivendo pure un libro.
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