Bassa

Gruppo 29 Maggio: energia, alloggi e 765 tonnellate di cibo ai bisognosi

È il bilancio 2022, Dabellani: «Per il 30° entreremo nelle scuole con un progetto di educazione alla pace»
Il quartier generale in cui opera il Gruppo 29 Maggio ’93 - © www.giornaledibrescia.it
Il quartier generale in cui opera il Gruppo 29 Maggio ’93 - © www.giornaledibrescia.it
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Pacchi alimentari, contributi per pagare le bollette, vestiti caldi e alloggi accoglienti per chi fugge dalla guerra. Il Gruppo 29 Maggio ’93 si muove su moltissimi fronti e ogni Natale chiude l’anno con numeri da capogiro.

Come le 765 tonnellate di cibo arrivate da aziende (quella di Giovanni Rana spedisce un furgone la settimana), cooperative agricole con eccedenze produttive (di arance, kiwi...) e supermercati e distribuite nel 2022 a 45 associazioni che assistono 14mila persone. Per non parlare delle 90 famiglie supportate in maniera continuativa. O dei profughi ucraini (80 nel momento di massima accoglienza) che il sodalizio attivo nella Casa della Misericordia di Ghedi ha accolto in alloggi messi a disposizione dai privati (sette) e dal Comune (due) preoccupandosi di cibo, documenti, attività formative, ludiche e di integrazione grazie anche a una raccolta fondi da 50mila euro.

«Ora - spiega il presidente Luciano Dabellani - la comunità ucraina ospitata è composta da 22 persone. I costi del loro mantenimento sono in buona parte a carico del programma di accoglienza della Prefettura. Noi ci occupiamo di alloggi e utenze». Importante, nell’anno che sta per concludersi, è stato il capitolo energia «che siamo riusciti a far decollare con il fondamentale aiuto della Fondazione Comunità Bresciana, della Fondazione Cariplo e del Banco dell’energia».

Bollette

Il progetto ha visto la formazione di una rete di 19 realtà locali con competenze ed esperienze diverse. Una rete che ha teso la mano a 92 famiglie (attraverso il pagamento delle bollette, ma anche la consegna di pacchi alimentari...) potendo far leva su 224mila euro. Diventati poi, sempre grazie alle Fondazioni e ad altri finanziatori, 336mila. Cifra, quest’ultima, che ha consentito di coinvolgere anche ulteriori nuclei in un’operazione di contrasto alla povertà. Per il Gruppo che ricorda Fabio Moreni, Sergio Lana e Guido Puletti (tre volontari che il 29 maggio ’93 rimasero vittime di un’imboscata durante una missione umanitaria in Bosnia) è stato insomma un anno di grande lavoro svolto sempre in collaborazione con le cooperative Sergio Lana e Don Pierluigi Murgioni.

«Nel 2023 - sottolinea il presidente - celebriamo i 30 anni di attività. I progetti in cantiere sono già moltissimi: entreremo nelle classi dell’Istituto scolastico di Ghedi con un percorso di educazione alla pace svolto attraverso la pittura, la scrittura e la musica. Un percorso al cui termine, nel mese di giugno, speriamo di poter organizzare un evento al quale abbiamo invitato il vescovo mons. Pierantonio Tremolada, che in passato è già stato da noi due volte. Nel frattempo, a maggio, vorremmo proporre un concerto nella chiesa del Carmine, a Brescia, con quattro solisti: soprano ucraino, mezzosoprano russo, baritono della Corea del Nord e tenore statunitense. Sarà il nostro modo per costruire la pace attraverso la musica».

E ancora: «La Regione ci ha approvato un progetto di recupero degli alimenti prossimi alla scadenza e abbiamo allo studio un piano per contrastare la povertà lavorativa». Idee ed energie, di certo, non mancano nella Casa della Misericordia diventata punto di riferimento per molte persone.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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