Fiaccole e canti per il piccolo Christian
Una candela, un cuoricino e una preghiera all’Angelo di Dio. Più in là, all’ingresso dell’asilo, uno striscione pieno di manine colorate recita: «Ciao Christian...».
Sono le 17 di un giovedì senza sorrisi e sta per iniziare la fiaccolata voluta dalle mamme per salutare il bimbo di tre anni morto a fine dicembre poche ore dopo essere stato dimesso dall’ospedale «Santobono» di Napoli.
Tra i primi ad arrivare ci sono papà Ferdinando e mamma Carmela, si tengono per mano, indossano la t-shirt bianca con il sorriso dolce di Christian. «L’affetto di Bagnolo ed Ercolano (la cittadina di origine della famiglia Corso, la stessa in cui i genitori e i due figli erano in vacanza quando è avvenuta la tragedia, ndr) - è immenso: ringrazio tutti per questa vicinanza», ci ha detto lui. Alcuni bimbi tengono il lenzuolo, già esposto durante la fiaccolata di Ercolano, con un cuore blu (come la classe del bambino) e la scritta: «Christian vive».
Il serpentone di fiaccole (in tutto circa 500 persone) attraversa al tramonto il paese che partecipa con il silenzio al dolore.
Allo stesso modo il parroco, don Severino Chiari, alla folla commossa ricorda che «non siamo qui per piangere, ma per vivere di speranza». La cerimonia si conclude con il lancio dei palloncini.
Prima, però, a parlare ai cuori è una canzone scritta dal preside dell’asilo, Rita Scaglia: «Ninna nanna cantiamo per te tenero orsetto che ci hai fatto capire quanto la vita sia bella da dire, da vivere, amare, giocare e... partire».
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