Don Silvio Galli santo: compiuto il primo passo
Vede impressa la data del 12 giugno il «supplice libello», ossia la domanda formale di avvio della causa di beatificazione e canonizzazione di don Silvio Galli presentata al vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada, dalla postulazione salesiana.
Una data non casuale: il 12 giugno di sette anni fa il «sacerdote degli ultimi» morì scatenando grandissima commozione.
Si è compiuto così il primo passo ufficiale di un percorso molto atteso e sentito. «Stiamo lavorando con tutto l’impegno possibile, assicura Lodovica Maria Zanet, collaboratrice della postulazione salesiana.
Da gennaio la postulazione salesiana - rappresentata da don Pierluigi Cameroni e dai suoi collaboratori - è a Chiari per «ascoltare le dichiarazioni spontanee sulla vita virtuosa di don Silvio».
Le prossime tappe? «Il vescovo di Brescia - spiega la prof. Zanet - sentirà il parere della Conferenza episcopale lombarda. E verrà inviata a Roma una richiesta di nulla osta utile a verificare che niente si opponga alla causa presso i dicasteri vaticani».
Ottenuto questo «nulla osta» mons. Tremolada potrà aprire la causa di beatificazione e canonizzazione. Questo passaggio verrà celebrato con «una cerimonia discreta e aperta al pubblico. Già, però, nel momento in cui il vescovo accetterà la causa, don Silvio potrà essere chiamato servo di Dio».
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