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Chef Andrea Mainardi sale in cattedra: al Canossa ora è il prof

Volto noto della «Prova del cuoco» su Rai Uno, insegna ogni lunedì al centro di formazione
Giudizio. Lo chef Mainardi scruta con attenzione uno studente - © www.giornaledibrescia.it
Giudizio. Lo chef Mainardi scruta con attenzione uno studente - © www.giornaledibrescia.it
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Un insegnante bravo, bravo, nel raddoppio tutto giovane del superlativo. Un insegnante da 10, anzi no, da 10 e lode, si corregge Sara mentre sistema un tiramisù che è una bomba.

Si respirava aria distesa, di belle e produttive relazioni, nella cucina del Centro di formazione professionale Canossa, martedì dalle 8 alle 14 quando tra pentole e fornelli fa da maestro Andrea Mainardi, arrivato a Bagnolo a metà novembre, per starci con continuità fino a giugno: come un insegnante fortunato, che ha sede.

Andrea Mainardi, ciuffo nobile, a dire la verità, di professione non è insegnante ma chef, estroso, concreto e motivato. Chef di alto livello, in giro per il mondo per il suo lavoro, e anche sugli schermi televisivi con la Prova del cuoco su Rai1. Chef capace di scelte inconsuete come quella del ristorante bresciano con un solo tavolo, nella condizione di essere di stimolo al Canossa per formatori e studenti, con tecniche di ristorazione all’avanguardia.

Così, non per fare spettacolo ma piacevole ed interessante lezione di cucina e non solo, Andrea Mainardi, tra un passaggio e l’altro, da un gruppetto di alunni impegnato con pandispagna al croccantino, ad un altro intento a farcire tortini alle carote, spiega un poco come è arrivato a fare il prof. «Mi piaceva pensare di essere "prof" come avrei voluto fossero i miei "prof". Interessanti e coinvolgenti, capace di dare del loro» ha raccontato Mainardi. Certamente per dare, bisogna pur possedere quel che si intenderebbe cedere. E Mainardi, per tre settimane di seguito, in ognuna delle dodici classi del Canossa, fa con arte e passione ciò che gli è congeniale: fa il cuoco.

E in un centro professionale di qualità come quello bagnolese, 250 allievi in tutto, dalla ventina di iscrizioni che si contavano nel 2006 quando si iniziò, con notevole incremento anche nell’anno di specializzazione che è il quarto (cucina, pasticceria e panificazione, sala e bar: queste le opzioni), ecco, in una scuola del genere i ragazzi colgono al volo. E si entusiasmano. Poi, dopo essere stati entusiasmati dall’esperienza diretta, seguono il loro prof anche in televisione, con la Clerici che si lecca le dita sui piatti preparati dal bresciano.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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