«Inalberiamoci» per riempire Brescia di alberi: come partecipare
Riempire Brescia di alberi per migliorare la qualità dell’aria e della vita in città. In una parola: «Inalberiamoci». Non nel senso di «arrabbiamoci», ma un’esortazione a issare la vela maestra e ripartire insieme verso il futuro e la transizione ecologica.
Il progetto
«Inalberiamoci» è il progetto di donazione e piantumazione di migliaia di nuovi alberi alla città di Brescia nato dalla collaborazione tra il Comune, la Regione, Intesa Sanpaolo, Ersaf, Confcooperative insieme al Giornale di Brescia. Un’idea lanciata in occasione di Futura Expo, l’esposizione promossa dalla Camera di Commercio e ProBrixia che dal 2 al 4 ottobre al Brixia Forum riunirà centinaia di realtà del tessuto economico bresciano per condividere una visione produttiva ecologica. Proprio Futura Expo dà il via al progetto donando i primi mille alberi a nome delle aziende partecipanti alla manifestazione. Questo primo intervento servirà a riqualificare lo spazio di via Cefalonia adiacente al parco Gallo.
Un gesto che vuole invitare tutta la cittadinanza e le aziende del territorio a prendere parte all’iniziativa e aumentare il numero di «polmoni verdi in città» per combattere il cambiamento climatico.
La raccolta fondi
Per sostenere «Inalberiamoci» è partita infatti una raccolta fondi a donazione libera: 100mila euro è il traguardo da raggiungere entro il 31 dicembre. Si può donare attraverso la piattaforma online «ForFunding.it», mentre nei giorni dell’Expo i visitatori potranno farlo recandosi allo spazio dedicato all’iniziativa. «Ancora una volta - dichiara il presidente della Camera di Commercio Roberto Saccone - un’azione in cui imprese, istituzioni e cittadini potranno agire per cambiare in meglio il volto di un territorio virtuoso sotto molti punti di vista, economico in primis, ma che sconta problemi ambientali importanti».
Come donare
Dare il proprio contributo a «Inalberiamoci» è semplice e tutti possono farlo grazie alla raccolta fondi attivata da Intesa Sanpaolo nell’ambito del programma Formula. Per sostenere la piantumazione di migliaia di nuovi alberi nella città di Brescia è sufficiente accedere alla pagina di «Inalberiamoci» sul sito online «ForFunding.it» dal browser o attraverso il QR Code. Sul sito si trovano anche tutte le informazioni per conoscere il progetto «Inalberiamoci».
Cliccando sul tasto verde «Dona ora» è possibile scegliere l’importo, che può essere libero o da 30, 50,75 e 100 euro. Si inserisce quindi il proprio nome e cognome - che si andranno a unire alla lista degli altri contribuenti una volta fatta la donazione, ma è anche possibile nasconderli o nascondere l’importo - e un indirizzo mail, accedendo così alla pagina del pagamento online. Ogni donazione si aggiunge al contatore sul sito che monitora l’avanzamento della campagna verso il traguardo di 100mila euro entro il 31 dicembre. È possibile donare anche nei giorni di Futura Expo recandosi allo spazio dedicato a «Inalberiamoci» presente all’ingresso della fiera. La cifra raccolta verrà utilizzata per provvedere allo studio di fattibilità delle aree da riqualificare, acquistare le piante, garantirne la corretta manutenzione e monitorare il loro impatto ambientale sulla città.
La missione
Un’idea che completa la missione del «Patto per Brescia 2050» per coinvolgere tutte le imprese del territorio bresciano verso un futuro a zero emissioni secondo l’obiettivo dell’Ue di totale decarbonizzazione entro il 2050. «Dobbiamo pianificare il futuro nell’ottica di una sempre maggiore sostenibilità ambientale e resilienza della comunità bresciana - sottolinea il sindaco Emilio Del Bono -. Iniziative come questa possono dettare il cambio di passo fondamentale per affrontare le prove dei prossimi anni».Sei sono le aree cittadine in cui i primi alberi troveranno dimora: oltre a via Cefalonia, il parco Alberini, il parco Pescheto, l’area industriale dismessa di via Luigi Abbiati e gli spazi di via del Francino e via Panoramica. «Oltre all’esperienza nella forestazione urbana - commenta il presidente di Ersaf Alessandro Fede Pellone -, a"Inalberiamoci" porteremo anche piante autoctone del vivaio regionale di Curno, prodotte con seme di provenienza certificata da boschi lombardi selezionati per garantire la migliore qualità genetica». Alla sensibilità ambientale si affianca quella sociale di Confcooperative Brescia: «La cura del verde pubblico può diventare uno strumento concreto per l’assunzione di persone fragili - dichiara il vice presidente Michele Pasinetti - consentendo di integrare la dimensione green a quella sociale».
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