Villa Carcina: funghi a cena, tre intossicati

I componenti di una famiglia di Cogozzo finiti in ospedale per avvelenamento, tra questi un bambino di nove anni.
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Una gustosa cenetta a base di funghi si è trasformata in un vero incubo per una famiglia di Cogozzo di Villa Carcina. Convinti di assaporare delle «mazze di tamburo» impanate hanno invece ingerito - forse in parti minime ma sufficienti a creare seri problemi di intossicazione - un'Amanita phalloides. I tre sono finiti tutti all'ospedale.

A sentirsi male per prima è stata la mamma, di 35 anni, che attorno alle 4.30 della notte tra lunedì e martedì ha avvertito i primi sintomi di avvelenamento. Accompagnata dal compagno si è presentata al Pronto soccorso dell'ospedale di Gardone Val Trompia, e qui ricoverata fino a mercoledì pomeriggio, per essere poi trasferita all'ospedale Civile per una serie di accertamenti sui suoi valori epatici. L'uomo, di una quarantina d'anni, si è invece sentito male sul lavoro, attorno alle 7.30 del mattino. E pure lui è stato portato all'ospedale valtrumplino. Una mezz'ora più tardi, attorno alle 8, è stata la volta del bambino di nove anni. Stessa sintomatologia, stessa intossicazione dal veleno dei funghi che aveva mangiato a cena. Il nonno invece di portarlo a scuola ha chiesto aiuto ad uno zio e insieme i due lo hanno portato d'urgenza all'ospedale pediatrico a Brescia.

Il piccolo stava davvero male. Tutta la famiglia ha rischiato grosso, hanno spiegato i medici. Ora sembra che il pericolo sia passato, ma tutti e tre sono sotto stretta sorveglianza medica.

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