Un «centro commerciale della cultura» nel futuro della biblioteca
Sono state ben 156 le domande pervenute all’Amministrazione per la realizzazione del primo lotto di lavori che porterà alla creazione del Polo culturale a Faidana, dove c’era la scuola primaria e che in futuro ospiterà la biblioteca in trasferimento dall’attuale sede, al centro commerciale Noal. L’assegnazione dei lavori avverrà entro due settimane.
La scelta dell’azienda avverrà con il sistema automatico Sintel - con cui una volta indicati i parametri dettati dall’Amministrazione e scartate le offerte più bassa ed alta - determina il costo medio tra tutte le altre offerte. Quella che più si avvicina al costo emerso automaticamente sarà quella dell’azienda incaricata.
Verso il futuro. L’Amministrazione continua quindi la sua azione per realizzare il primo passo verso la «Lumezzane che cambia». Il costo del primo lotto è di 2.400.000 euro. Due gli step previsti nell’intervento, che alla fine costerà oltre 4 milioni di euro. Il progetto è stato presentato alla popolazione in un incontro pubblico, per raccogliere idee migliorative, prima di essere bandito. «L’intervento - afferma il primo cittadino Matteo Zani- darà un nuovo centro a Lumezzane che, sappiamo, ha tanti cuori urbanistici, associativi e sportivi, che hanno lavorato insieme per realizzare la comunità che abbiamo oggi. Investiamo per i giovani, anche se il luogo vuole essere aperto a tutti, ed è strutturato per questo. Avremo un luogo dove poter progettare il futuro, conoscendo però anche il nostro passato con un museo virtuale. Lumezzane deve ripensarsi ed una struttura dotata di tecnologie nuove, oggi indispensabili, per noi è lo strumento».
Il nuovo edificio, sarà un «centro commerciale della cultura» che nelle intenzione dell’Amministrazione deve rispondere alle esigenze di ogni lumezzanese. Uno spazio che è doppio rispetto a quello di oggi della biblioteca, pronto ad ospitarne anche uno dedicato ai bambini. Il progetto presentato in Regione ha permesso di ottenere un contributo di 1.130.775 euro, di cui il 30% a fondo perduto ed il resto a tasso zero.
A questi dovrebbero poi aggiungersi 500mila euro come premio per il risparmio energetico che verrà attuato nell’immobile completamente riadattato. Una rigenerazione, che porterà ad avere una struttura antisismica, ristrutturata in tutti gli impianti e con un’architettura che darà vita ad un rapporto esterno-interno. Questo è garantito dalla nuova pensilina creando una nuova relazione tra immobile e il parco di fronte. L’idea è quella di originare un edificio che «esce» verso l’esterno, ma invita anche ad entrare.
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