Sonde e mappature: si dichiara guerra agli sversamenti nel torrente Gobbia

A Lumezzane progetto da 70mila euro per monitorare l’acqua e intercettare le fonti d’inquinamento
Una delle sonde in grado di intercettare gli inquinanti - © www.giornaledibrescia.it
Una delle sonde in grado di intercettare gli inquinanti - © www.giornaledibrescia.it
AA

Sonde nell’alveo del torrente per allertare i controlli, mappatura delle aziende per monitorare la provenienza di eventuali sostanze inquinanti. In occasione della presentazione del bilancio, l’assessore all’Ambiente Andrea Capuzzi ha anticipato le linee d’intervento che caratterizzeranno l’attività nell’anno in corso.

Al centro dell’attenzione, la qualità dell’acqua del Gobbia, che si vorrebbe far passare da «scarsa», come ha dichiarato Arpa, almeno a «sufficiente» per arrivare a «buona». «Abbiamo distribuito nel Gobbia sei sonde dotate di un sistema di telecomunicazione che attiva gli addetti in caso di superamento dei limiti impostati. Grazie a fondi regionali e alla Comunità montana, realizzeremo chiusini lungo il corso del torrente per effettuare i prelievi con maggiore tempestività».

L’Ufficio Ambiente, inoltre, ha iniziato a geolocalizzare le aziende individuandone, sulla base dei dati disponibili, le tipologie di lavorazioni e le sostanze inquinanti che potrebbero essere immesse nelle acque.

L’obiettivo

Gli interventi dovrebbero portare a contrastare gli sversamenti illeciti di inquinanti nel Gobbia. Nell’ultimo quinquennio, con strutture disponibili meno efficienti delle attuali, sono stati 72 gli interventi eseguiti per sversamenti e 9 di questi hanno portato alla segnalazione all’autorità giudiziaria. La Comunità montana ha finanziato il progetto con 8mila euro dei 70mila necessari. «Vogliamo stimolare la sensibilità dei cittadini nei riguardi di questi temi, cosa che ci consentirà di restare tra le aree più ricche e produttive d’Europa, in regola con le norme ambientali» ha aggiunto Capuzzi. Nell’anno in corso verrà preparato anche il progetto di appalto per l’igiene urbana, che scade nel 2024, per un importo di 2,8 milioni. «Con una gestione diversa del centro raccolta di via Moretto abbiamo ridotto il trattamento dei rifiuti del 14%».

Integrazione finanziaria anche per il progetto di manutenzione del verde, dal momento che quest’anno passa in capo al Comune anche la gestione del parco di Val de Put. Infine, nell’ambito della mobilità sostenibile, va segnalata la stesura del progetto per la viabilità ciclabile tra via Monsuello e la località Termine nell’ambito della più ampio progetto «Green Way» di Comunità Montana.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato