Soccorso ad alta quota: scuola di salvataggio a Caregno
Lasciati su una cresta ripida ed esposta. Divisi in due squadre hanno effettuato una calata di barella portantina di circa 400 m, con ripresa di ancoraggi e trasporto di barella in diagonale, a simulazione di un intervento reale. Tutto per addestramento: una ventina di tecnici della V Delegazione bresciana hanno partecipato a uno dei momenti più importanti della formazione di un soccorritore del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, la cosiddetta elicertificazione. Teatro è stato Caregno.
L’attività attesta l’idoneità alle operazioni che avvengono in presenza di un elicottero ed è coordinata da un istruttore nazionale incaricato, rivolta a OSA (operatori di soccorso alpino) e TeSA (tecnici di soccorso alpino) provenienti da tutte le sette stazioni provinciali. La giornata è stata introdotta da una spiegazione dettagliata teorica riguardante le manovre, i segnali convenzionali, i metodi di imbarco e sbarco in hovering e con l’utilizzo del verricello, seguita dal riscontro pratico di quanto affrontato durante il briefing.
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