Si infittisce il giallo dell'imprenditore scomparso
«Non è esclusa alcuna ipotesi»: lo ha detto il procuratore di Brescia Tommaso Buonanno in merito alla scomparsa di Mario Bozzoli, imprenditore di Marcheno di 50 anni, di cui da giovedì si sono perse le tracce. Da quando cioè è stato visto per l’ultima volta nella fonderia di famiglia a Marcheno, in Valtrompia.
Tre giorni di ricerche non hanno portato ad alcun elemento. Non ci sono tracce dell’uomo che ha lasciato l’auto nel parcheggio dell’azienda e i vestiti nello spogliatoio della ditta. E non si trova nemmeno il telefono cellulare che risulta staccato.
Non è stato trovato alcun indizio per capire se si sia allontanato volontariamente o se qualcuno lo abbia costretto o se ancora, per una disgrazia o per un gesto violento, il suo corpo senza vita sia all’interno dell’azienda.
Dopo che il setacciamento dei boschi e del letto del fiume Mella non ha dato risultati, vigili del fuoco e carabinieri stanno passando al setaccio tombini, scarichi e fognature della fonderia ma stanno anche rovistando tra i cumuli di scarti delle lavorazioni e nei magazzini di materiali grezzi ancora da trattare. Per ora, nessuna traccia.
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