Sedici anni di meteo da amanuense

Nino Sala, 82enne, dal 1996 registra giorno per giorno le condizioni del tempo in Valgobbia
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Meteorologia amanuense, alla faccia dei satelliti più... satellitari, delle diavolerie tecniche al ritmo di click, delle nuvole e dei venti che sembrano doversi piegare all'«Homo Diabolicus» (tecnologicamente parlando) del terzo millennio.

Nino Sala, avviato all'82esimo anno, se ne fa un baffetto impertinente della tecnologia e dal 1996, con costanza e senza un plissé, annota ogni giorno e «a vista» l'andamento del tempo nella valle di Lumezzane. Così attinge a quell'altro inarrivabile anelito dell'«Homo» che è l'infallibilità.

Ebbene, il 2012 è stato un anno generoso di sole che ha brillato per 270 giorni, pari al 73,97 per cento dell'anno. Senza però superare il 2011, che con i suoi 280 giorni di luce solare (76,20 per cento) ha battuto ogni record dal 1996, compreso il 2003, anno della lunghissima e soffocante estate della corsa - ad esaurimento - agli apparecchi refrigeranti.
Il 2012 è stato il miglior anno in assoluto anche come giornate solatie nell'estate: 25 giorni a giugno; 26 a luglio; 29 ad agosto; 24 a settembre. La neve, sempre in regime meteo avaro, è caduta per 11 giorni, contro i 3 del 2011 ed i 13 del 2010. I giorni nuvolosi sono stati 40, 39 nel 2011 e ben 85 nel 2010.

La neve è caduta più copiosamente in... febbraio: 5 giorni, come a voler confermare il detto tutto bresciano «San Faustino mercante di neve» e, l'anno scorso, anche di freddo, con temperature fino a 12-14 gradi sotto lo zero. Un solo giorno nevoso a gennaio e, «udite-udite», uno anche ad ottobre, a smentita d'un altro adagio non meno esclusivamente bresciano per il quale «Quan che la nef la bagna la fòia de fa fret el na mia òia». Traduzione per i fiacchi in lingua nostra: quando la neve bagna la foglia di far freddo non ne ha voglia. Invece il tempo se n'è fatto beffe, e noi... tutti al gelo d'un febbraio nordico. Non manca il commento del Giuliacci-Sala lumezzanese.

«A Lume si riscontrano ottime stagioni, con temperature molto più miti di qualche decennio fa. Ricordo che in gioventù si giocava a palle di neve per tre mesi: ora le stagioni sono praticamente ridotte a due. Confrontando il 1996 col 2012 la differenza balza all'occhio: in quell'anno i giorni di sole furono solo 173, quelli coperti 116, acqua e neve per altri 77, contro i 268 dell'anno scorso, i 40 coperti e i 58 di acqua e neve». Secondo gli scienziati meteo il pianeta si va riscaldando e fra qualche millennio, a ghiacciai sciolti, l'acqua (forse) sommergerà anche Brescia e Lume, ma Sala se la cava spicciolamente: «Né io, né te ci saremo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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