Schiuma in acqua: ancora pesci morti nel Mella
Ancora veleni nelle acque, ancora una morìa di pesci. È successo nuovamente, ma questa volta la tempestività e il senso civico da parte di alcuni cittadini ha permesso di far partire le indagini tempestivamente e le possibilità di trovare i colpevoli di quello che, prima ancora di essere un odioso atto di inciviltà, è un reato, sono in questa occasione decisamente più alte.
Era il tardo pomeriggio di martedì quando il Comune e Arpa hanno ricevuto la segnalazione che in un canale che costeggia il fiume Mella nel territorio della frazione di Cogozzo e che scorre attraverso la zona degli orti solidali le acque erano divenute d’improvviso di un sinistro bianco opaco, e che la sostanza in esse contenuta aveva causato l’ennesima morìa di pesci. Questa volta però i titolari di un’azienda vicina al punto in cui lo sversamento era più evidente hanno lanciato l’allarme e i tecnici comunali e di Arpa insieme sono usciti e per tre ore hanno setacciato la zona, controllando i pozzetti fognari e le tubature ed entrando in molte aziende.
«Abbiamo raccolto molti dati e possiamo assicurare che troveremo i colpevoli - spiega l’assessore all’Ambiente Anna Rizzinelli, corsa immediatamente in loco - L’Arpa inoltre ha raccolto i campioni e ci dirà presto che sostanza ha causato questo evento. È inaccettabile e queste persone rischiano, come minimo, una denuncia alla Procura della Repubblica - continua l’assessore -. Quello che devono capire coloro che impersonificano un certo modo di fare impresa è che non è sversare certe sostanze nel fiume quello che incide in modo positivo sui loro bilanci. La questione ambientale in questo Comune sta diventando insostenibile e non tollereremo altri episodi. Non è più tempo per tenere questi comportamenti e pensare di restare impuniti».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato