Scappano con 200 euro del padre dopo aver accoltellato la sorella

I due fratelli minorenni del caso di Polaveno hanno sottratto il denaro dopo l'aggressione. Domani l'interrogatorio per la convalida dell'arresto
22ENNE SALVA, DUBBI SUL MOVENTE
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Hanno preso 200 euro dal portafoglio del padre e sono scappati a piedi. È uno degli ultimi elementi emersi sul caso dei due fratelli che nella notte tra venerdì e sabato hanno accoltellato la sorella a Polaveno, in provincia di Brescia, e che ieri sono stati arrestati con l'accusa di tentato omicidio aggravato dal vincolo familiare e dai futili motivi.

I due minorenni verranno interrogati lunedì per la convalida dell'arresto. Uno dei due si trova già nell'istituto minorile Meucci di Firenze, l'altro - ferito alla mano - è ancora in ospedale. 

L'elemento nuovo

La consapevolezza della fuga è una delle novità di oggi nella vicenda che ha fortemente scosso il paese valtrumplino. Prima hanno colpito la sorella nel sonno e nel buio della stanza da letto con fendenti alla cieca, armati di coltello e ascia. Poi sono fuggiti dopo aver sottratto il denaro dal portafogli del padre. Solo alle 7 del mattino sono stati fermati dai carabinieri al confine con Ponte Zanano.

Lo stato della sorella

La ragazza, invece, è fuori pericolo. Quella sullo stato di salute della 22enne accoltellata dai due fratelli minorenni è la prima buona notizia che arriva a Polaveno. Sono serviti due interventi chirurgici in poche ore - alla giugulare e al braccio - per evitare il peggio alla ragazza aggredita nella notte. Tirano così un sospiro di sollievo i genitori e la comunità, che comunque restano attoniti per un'inspiegabile aggressione tra le mura di casa.

Gli interrogativi aperti

La ragazza, reduce da due operazioni chirurgiche, non è stata ancora ascoltata dagli inquirenti, mentre restano ancora tanti gli interrogativi sul caso di Polaveno. Innanzitutto il motivo della violenza dei due in un momento in cui non c'era stato alcun litigio. Si parla di movente banale, ma non è ancora chiaro quale possa essere. E poi è ancora da capire come si sia ferito uno dei due ragazzi in quei concitati momenti. Forse una colluttazione, forse un errore nell'agitazione e nel buio della notte. 

Intanto nel piccolo paese di Polaveno la domenica - poco più di 24 ore dopo il fatto - è stata scandita dalla riflessione, dai dubbi e dal dolore, ma anche dal silenzio della comunità - quasi in segno di rispetto nei confronti della famiglia. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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