Sarezzo, nel cantiere riaffiora l'acquedotto romano

Durante gli scavi per la realizzazione del collettore fognario è venuto alla luce il reperto archeologico
Il ritrovamento a Sarezzo
Il ritrovamento a Sarezzo
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«Il più importante reperto archeologico a noi noto di tutta la Valtrompia». È con queste parole che Serena Solano della Soprintentenza per i beni archeologici della Lombardia ha definito il ritrovamento di una parte di acquedotto romano lungo via Antonini a  Sarezzo.

Durante gli scavi che Asvt (Azienda servizi Valletrompia) sta effettuando nella zona per la realizzazione del collettore fognario gli addetti ai lavori, seguiti da un gruppo di archeologi, si sono imbattuti nella preziosa costruzione risalente all’età imperiale romana.

Il ritrovamento archeologico, incompatibile con i lavori necessari per la realizzazione del tratto fognario, verrà estratto dal sottosuolo. «Si tratta di una porzione lunga circa tre metri di acquedotto - spiega Angelo Ghiroldi, l’archeologo che si sta occupando dei lavori lungo via Antonini - di un peso che si aggira attorno alle 10 tonnellate e che al momento è a circa 3 metri di profondità, infatti tutta la rete idrica romana è sotterranea ». 

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