San Colombano: un sabato di tensioni e cariche
Diverse cariche di alleggerimento. Una quarantina di attivisti di estrema destra identificati e la promessa - fatta da entrambi gli schieramenti - che la vicenda non si chiude qui.
È finita così la giornata più tesa della complicata questione della ventina di profughi ospitati in un ex albergo a San Colombano, in alta Valtrompia. Da otto giorni Forza Nuova, Casa Pound, frange politicizzate del tifo organizzato e cittadini del paese manifestano contro l’accoglienza degli stranieri.
Questo sabato è scattata la reazione della rete antifascista. I manifestanti hanno opposto un secco rifiuto alla richiesta della Questura di non superare Gardone Valtrompia e si sono attestati in un piazzale a poche centinaia di metri da San Colombano.
Nella frazione però, da diverse ore, erano arrivati alla spicciolata decine di attivisti di estrema destra e attorno alle 16.30 un gruppo di una cinquantina di persone ha eluso il controllo delle forze dell’ordine e ha cercato il contatto con gli antifascisti. La Polizia ha dovuto faticare parecchio per contenerli.
Solo in serata la situazione è tornata alla normalità, con San Colombano sempre più presidiata dalle forze dell’ordine. Da una parte e dall’altra è stata un’escalation di provocazioni e la tensione, nei prossimi giorni, è destinata a salire.
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