Risolto il giallo della doppia sepoltura del soldato Arrighini
Risolto il giallo della doppia sepoltura del giovane Luigi Arrighini, il soldato di Concesio morto in Germania durante la Grande Guerra. Di lui, grazie allo zampino del web, erano saltati fuori due diversi luoghi di sepoltura: uno in Germania, a Kamenz, e l’altro in Polonia, nel cimitero di Breslavia distante oltre 250 chilometri dal primo.
A trarre in inganno è stato un caso di (quasi) omonimia tra due città. In realtà sì, c’è stata una doppia sepoltura, ma le sue spoglie sono sempre rimaste nell’area vicino a Breslavia. Ma facciamo un passo indietro. Fino a pochi giorni fa si era certi che Arrighini, classe 1898, fosse stato tumulato nel cimitero della cittadina tedesca di Kamenz, in Sassonia. A dirlo i documenti inviati all’allora sindaco di Concesio dalla Missione Militare Italiana che, nell’immediato dopoguerra era andata in Germania alla ricerca dei dispersi.
Su tale dispaccio si legge che Luigi Arrighini è sepolto nella cittadina di Camenz. «Questo paese - spiega Giampietro Corti, storico locale impegnato nella realizzazione di un volume sui caduti di Concesio - in lingua tedesca e su diversi documenti dell’epoca è scritto anche con la K, quindi Kamenz». Da qui l’idea che si trattasse della Kamenz che si trova in Sassonia mentre il Camenz di cui parlavano i documenti della Missione si riferiva in realtà ad un paese in Bassa Slesia che oggi si chiama Kamieniec Zabkowicki.
«A trarre in inganno - prosegue - è stato proprio questo caso di omonimia tra le due città e, a creare ancora più bisticci, è stato il fatto che prima del ’45 il paese di Camenz che si trova in Bassa Slesia era territorio tedesco poi passato alla Polonia». Così si è fatta confusione tra Kamenz in Sassonia e Camenz (o Kamenz) in Bassa Slesia. Detto questo rimane però il fatto che oggi la lapide di Luigi Arrighini - come ha dimostrato con una fotografia postata su Facebook un appassionato di ricerche storiche - si trova nel cimitero di Breslavia, in Polonia.
Per quale motivo non è più nel piccolo cimitero di Camenz? «Perchè nel 1927 - spiega Corti - il governo fascista concorda con quello tedesco di realizzare un cimitero italiano nella città di Breslavia in cui tumulare le salme dei connazionali recuperate nei cimiteri della Bassa Slesia». E così il nostro Luigi Arrighini è trasferito nel nuovo cimitero che si trova a circa una trentina di chilometri da quello di Camenz. Nel 1917 Arrighini fu coinvolto nella disfatta di Caporetto e venne deportato nel campo di concentramento di Gnadenfrei in Bassa Slesia. Qui morì nel ’18 per un’infezione batterica.
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