Raccolta differenziata, maglia nera per Pezzaze

Il paese è fermo al 41,62% ma il limite europeo è 65%. Via alcuni cassonetti grigi, sanzioni per i trasgressori
Prospettive. Il Comune vuole incentivare la differenziata
Prospettive. Il Comune vuole incentivare la differenziata
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A oltre due anni di distanza dall’adozione del sistema con cassonetti a calotta per la raccolta differenziata, Pezzaze continua a detenere un primato negativo. Per la normativa europea nei singoli comuni si sarebbe dovuto raggiungere già da un pezzo almeno il 65%, mentre il paese guidato da Oliviero Gipponi si ferma al 41,62%. È stato lo stesso sindaco a muoversi per cercare di spronare i suoi concittadini a fare meglio. Il mezzo usato è una lettera di sensibilizzazione in cui annuncia però che saranno prese anche delle misure particolari per incentivare la differenziata.

«Siamo lontani dal limite fissato dalle norme europee - scrive Gipponi -. Verranno eliminati alcuni cassonetti della raccolta indifferenziata e aumentati i cassonetti per la raccolta differenziata di vetro, carta e plastica». Sul territorio sarà inoltre intensificata, con il coinvolgimento di Polizia, guardie ecologiche e videocamere, l’attività di vigilanza e controllo affinché la cittadinanza si adoperi per il corretto frazionamento dei rifiuti. I trasgressori dovranno anche pagare sanzioni civili e penali.

«Gli uffici comunali hanno la possibilità di monitorare con un apposito software le calotte dei cassonetti grigi e dell’organico di ogni singola utenza - spiega il primo cittadino -. Dal monitoraggio risulta che alcuni cittadini stanno effettuando l’apertura del cassonetto grigio in numero di gran lunga superiore rispetto alla media di tutti gli altri concittadini: è evidente che non fanno raccolta differenziata. Se la situazione dovesse perdurare, a queste persone verrà inviata una nota con il risultato del monitoraggio e dovranno dare delucidazioni in merito».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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