Processo Bozzoli, «le telecamere in azienda erano state spostate»
«Il 13 ottobre tre telecamere interne alla Bozzoli erano posizionate in modo diverso rispetto alla sera della scomparsa di Mario Bozzoli».
Lo ha detto il maresciallo dei carabinieri Salvatore Rossitti nel corso della terza udienza del processo a carico di Giacomo Bozzoli, accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere nell’inchiesta sulla scomparsa dell’imprenditore di Marcheno, e zio dell’imputato, Mario Bozzoli.
«Una camera puntava lo spogliatoio di Mario il 13 ottobre, mentre la sera della scomparsa guardava una porta chiusa. Un’altra telecamera il 13 ottobre puntava l’area dei forni mentre cinque giorni prima riprendeva gli spogliatoi degli operai ed infine una terza camera la sera della scomparsa di Bozzoli inquadrava un cassone di rottami, ma il 13 ottobre inquadra il piazzale esterno della fonderia» ha detto il militare.
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