Processo Bozzoli, corpo nel forno: Corte ipotizza un esperimento

Il perito avrà un mese di tempo per dire se è possibile effettuare una prova nel forno e quale animale sarebbe più compatibile
  • Processo Giacomo Bozzoli, nuova udienza
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«Dica il perito quale sia l’effetto termico di un corpo umano a contatto con un bagno di metallo fuso. Dica inoltre se è possibile in termine di compatibilità l’introduzione di un corpo umano delle caratteristiche di Mario Bozzoli nel forno della ditta Bozzoli srl».

È il quesito posto dalla Corte d’Assise di Brescia al medico legale Camilla Tettamanti nel corso del processo a carico di Giacomo Bozzoli, accusato dell’omicidio dello zio Mario, l’imprenditore di Marcheno svanito nel nulla l’otto ottobre 2015 nella sua fonderia. Il medico legale avrà un mese di tempo per rispondere al quesito che riapre l’ipotesi che l’imprenditore possa essere finito nel forno della fonderia di Marcheno.

Mario Bozzoli in una fotografia che lo ritrae al lavoro su uno dei forni della fonderia di cui era contitolare
Mario Bozzoli in una fotografia che lo ritrae al lavoro su uno dei forni della fonderia di cui era contitolare
Per la Procura di Brescia, Mario Bozzoli è stato colpito nella zona degli spogliatoio dell’azienda e poi portato fuori a bordo dell’auto di Giacomo Bozzoli, sulla quale però non sono state trovate tracce riconducibili alla vittima.

Il perito dovrà anche dire se è possibile effettuare un esperimento nel forno e quale animale sarebbe più compatibile per effettuare un eventuale esperimento.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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