«Pensare come i ladri». Arriva il controllo del vicinato

Il primo gruppo di controllo del vicinato a Concesio potrebbe nascere nella zona di Monticello, quartiere Sant’Andrea, nelle quattro palazzine che affacciano sulle vie Donizetti e Toscanini.

L'altra sera, all’assemblea appositamente convocata dall’Amministrazione comunale per spiegare ai cittadini come collaborare per rendere più sicure le proprie case, c’erano i rappresentanti di almeno tre famiglie di questa zona, pronte ad associarsi per fare fronte comune contro i malintenzionati. 

Quello di Monticello però, forse perché più vicino all’auditorium dove si è svolta l’assemblea, era il quartiere più rappresentato dai cittadini. In pochi infatti, circa una trentina di persone, hanno partecipato all’incontro organizzato dal sindaco Stefano Retali e dal presidente del Consiglio comunale, Daniele Corini, che a Concesio hanno invitato Paola Dall’Asta, referente bresciana dell’associazione Controllo del vicinato e Alessandro Secchiati, mantovano, tra i fondatori dell’associazione nata in Italia nel 2009. 

Dall’Asta e Secchiati hanno spiegato in dettaglio che cosa è e che cosa non è il controllo di vicinato, come ci si organizza per presidiare il territorio e che cosa comporta in termini di impegno. «Il controllo di vicinato non è un presidio mobile - ha spiegato Dall’Asta - e non sono ronde. Non comporta l’assunzione di alcun rischio e non richiede addestramento. Tutto avviene dalla propria abitazione».

«Appena si comincia - ha aggiunto Secchiati - bisogna individuare i punti deboli delle nostre case e delle vie d’accesso ai nostri quartieri e cominciare a pensare come i ladri». 
Paradossalmente per riuscire in questa iniziativa bisognerebbe fare un salto nel passato e imparare dai nostri nonni: interessarsi del proprio vicino, sviluppare relazioni sociali e ridurre l'anonimato in cui spesso chiudiamo noi stessi e gli altri.

Sul sito del Comune saranno presto reperibili tutte le informazione per la costituzione dei gruppi.