Passeggiare con gli alpaca sui monti: non sono le Ande, è Pezzaze

Cascina Costa organizza ogni weekend trekking per gruppi. Per il futuro, itinerari enogastronomici per incentivare il turismo valtrumplino
  • Una delle passeggiate con gli alpaca organizzate a Pezzaze
    Una delle passeggiate con gli alpaca organizzate a Pezzaze
  • Una delle passeggiate con gli alpaca organizzate a Pezzaze
    Una delle passeggiate con gli alpaca organizzate a Pezzaze
  • Una delle passeggiate con gli alpaca organizzate a Pezzaze
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    Una delle passeggiate con gli alpaca organizzate a Pezzaze
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Ogni sabato e domenica in centro a Pezzaze, può capitare di imbattersi in gruppi di persone che passeggiano con degli alpaca al guinzaglio. Sì, alpaca: quei mammiferi un po’ buffi originari del Sud America, simili ai lama, che di solito si vedono ruminare nei documentari sul Perù. Non di certo un animale tipico della Valtrompia. Eppure, «per noi è diventato normale - raccontano divertiti gli abitanti del paese, appollaiati sugli sgabelli di un bar in località Stravignino, a pochi metri dal punto di ritrovo - anzi, se non vediamo i turisti arrivare nel weekend ci preoccupiamo».

E in effetti, di visitatori a Pezzaze ultimamente ce ne sono parecchi e il merito è anche dei ragazzi di Cascina Costa e della loro idea, nata durante il lockdown.

L'idea

Da sinistra: Cristian Bontacchio, Anita Cirelli (titolare di Cascina Costa) e Marco Bregoli - © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra: Cristian Bontacchio, Anita Cirelli (titolare di Cascina Costa) e Marco Bregoli - © www.giornaledibrescia.it

All’origine di quello che oggi è diventato un lavoro, ci sono le sorelle Anita e Federica Cirelli, che vivono a Concesio ma che dalla famiglia hanno avuto in custodia la cascina, abbarbicata a strapiombo su una vista mozzafiato. «Ogni fine settimana venivamo qui con parenti e amici, d’estate anche solo tagliare l’erba su questi pascoli ci portava via ore e ore. Allora ci siamo dette, perché non far sì che tutta questa fatica sia anche utile? Magari per degli animali, oltre ai daini che già avevamo?».

Così, le sorelle Cirelli hanno comprato i primi alpaca e con l’aiuto di alcuni amici hanno iniziato ad allevarli e a organizzare i trekking. È bastato pubblicare le prime fotografie sui social e le prenotazioni si sono subito impennate. «Tanto - conferma Anita - che apriamo le date disponibili di mese in mese, ma le richieste sono talmente tante che l’agenda si riempie in poche ore. Non solo famiglie con bambini, ma anche coppie e gruppi di amici».

Come funziona

Marco Bregoli e Cristian Bontacchio, entrambi di Pezzaze, sono gli esperti e i referenti del trekking. «Abbiamo fatto un corso di specializzazione in Trentino - raccontano - perché quando gli alpaca sono arrivati non avevamo idea di come trattarli. Entrare in sintonia con loro però è stato facile: sono animali empatici e dall’indole pacifica. E no, non è vero che sputano».

Sono proprio Marco e Cristian che accolgono i gruppi, massimo due persone per ogni alpaca, e che li accompagnano nell’attività. Il programma è fitto: prima si spazzolano gli animali, poi si mettono i guinzagli, qualche indicazione su come relazionarsi (soprattutto con la capobranco Nairobi, che è fondamentale tenere a bada) e si parte per una camminata di circa un’ora, tra paese e boschi, con sosta al fiume. «In estate è molto importante permettere loro di fare il bagno, perché sono geneticamente abituati a temperature molto rigide - spiegano -. In inverno se la spassano di più».

I progetti

I progetti per il futuro sono ambiziosi. Grazie a una rete di collaborazione con altre realtà del territorio - tra cui agriturismi e produttori locali - l’intenzione è creare itinerari a tema, anche per aumentare il turismo in Valtrompia: raccolta di erbe selvatiche in quota, laboratori di cucina tipica per bambini, merende e aperitivi con formaggi e vini della zona, magari giornate in combinazione con i tour alla Miniera Marzoli. «Un passo alla volta faremo tutto - sorridono orgogliosi -, adesso ci stiamo concentrando sulla ristrutturazione della cascina, dove i proprietari faranno un bed and breakfast, ideale per un ritiro in mezzo alla natura. Qui chi cerca riposo e digital detox trova il paradiso. Il branco degli alpaca poi sta crescendo e, oltre ai nuovi nati, stanno arrivando altri esemplari».

E la lana? Ogni alpaca ne produce fino a quattro kg all’anno. «È pregiatissima, perché scalda molto più di quella di pecora, è anallergica e idrorepellente». Alla Cascina Costa hanno confezionato alcune cuffie e sciarpe, per ora non in vendita. «Anche su questo aspetto ci vogliamo impratichire, ma di sicuro in futuro avremo la nostra bottega».

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