Palloncini in viaggio da Biella fino alla terra dei suoi nonni
Tutto ha avuto inizio qualche giorno prima di Ferragosto, quando il pensionato Pierangelo Meda di Gardone si è recato, come fa ogni giorno, in Valle di Inzino per accudire gli animali e l’orto nel suo appezzamento di terra. Una volta arrivato lì, la sua attenzione è stata richiamata da una ventina di palloncini colorati che se ne stavano impigliati tra i rami di un albero.
Spinto dalla curiosità Meda si è avvicinato e ha notato che su ogni palloncino era impresso il logo di un agriturismo seguito dal recapito telefonico e da una mail. Ha chiamato e dall’altro capo della cornetta gli ha risposto Massimiliano Tarello, proprietario dell’agriturismo Calliera, sponsor della Giornata della gioventù di Cavaglià, in provincia di Biella, da dove provenivano i palloncini.
Tra una chiacchiera e l’altra i due scoprono che i genitori della madre di Massimiliano, che di cognome fa Beltrami, sono originari di Marmentino.
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